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2025-11-19 19:31

Trends and Projections in Europe 2025: il rapporto EEA

QUEL CHE C'È DA SAPERE

Il 6 novembre l’Agenzia europea dell’ambiente (EEA) ha pubblicato Trends and Projections in Europe 2025, il suo monitoraggio annuale sui progressi dell’UE verso gli obiettivi clima-energia.

Secondo le stime contenute nel rapporto, nel 2024 le emissioni nette dell’UE sono diminuite del 2,5% rispetto all’anno precedente e risultano inferiori del 37% rispetto ai livelli del 1990. Se si considerano solo le emissioni domestiche (escludendo aviazione e trasporto marittimo internazionali) la riduzione supera il 39%. Nel complesso, a condizione che le politiche attuali e pianificate vengano pienamente attuate, gli Stati membri prevedono di raggiungere una riduzione netta del 54% entro il 2030.

La maggior parte dei progressi continua a provenire dal settore energetico, dove la generazione da fonti rinnovabili e la sostituzione dei combustibili fossili più emissivi (soprattutto carbone e olio combustibile) hanno permesso un calo significativo delle emissioni. Le riduzioni sono invece più lente in agricoltura, edifici e rifiuti, mentre nel 2024 le emissioni dell’industria e dei trasporti, sia domestici sia internazionali, sono tornate a crescere leggermente.

L’EEA segnala anche alcune tendenze che potrebbero frenare i progressi nei prossimi anni: il calo delle vendite di veicoli elettrici nel 2024, la stagnazione delle riduzioni delle emissioni in diversi Stati membri e il continuo indebolimento della capacità di assorbimento dei suoli e delle foreste europee, un elemento cruciale per il raggiungimento degli obiettivi netti.

Sul fronte dell’energia, la transizione è “ben avviata ma ancora distante dagli obiettivi 2030”. Per raggiungere almeno il 42,5% di rinnovabili nel mix energetico entro la fine del decennio, le installazioni annue dovrebbero più che raddoppiare rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Lo stesso vale per la riduzione dei consumi finali di energia, che richiederà un’accelerazione decisa nell’efficienza, nell’elettrificazione dei consumi e nella diffusione di tecnologie come pompe di calore ed EV.

L’EEA sottolinea che per colmare il divario verso gli obiettivi al 2030 serviranno politiche pienamente attuate, maggiori investimenti e un rafforzamento dei sink naturali di carbonio.