Oggi:

2025-11-19 19:31

Azzeccagarbugli Contro Termovalorizzatore

ROMA CAPITALE

di: 
Daje! Comitato per il Termovalorizzatore di Roma

In linea con le tempistiche previste dal PAUR (Provvedimento autorizzativo unico regionale) nell'ambito dei poteri della struttura commissariale, il termovalorizzatore di Roma sta terminando la fase di integrazioni "documentali" e aprirà il cantiere nel corso del 2026. Nel frattempo, sono stati avviati i lavori di bonifica nell’area designata. Non cessano invece le contestazioni in una gimkana di istanze, esposti e denunce che determinano contenziosi, finora tutti conclusi a favore del progetto. Il Comitato Daje! è attivo per rispondere in modo documentato ai presunti “scoop” sollevati dagli oppositori.

In Copertina: Illustrazione del Dr. Azzecca-garbugli da "I promessi sposi”

 

Non si può pretendere da un ingegnere civile di raccapezzarsi nella complessità dei calcoli di sostenibilità economica del progetto del termovalorizzatore di Santa Palomba, ma la disinvoltura con la quale l’ing. Vittorini tira fuori numeri sballati e applica confronti scorretti, è da bocciatura al primo anno di scuola per ragionieri. Con un aulico titolo: “Fabio Vittorini demolisce l’inceneritore di Roma: i conti che non tornano, costi folli per i prossimi 33 anni”, l’organo d’informazione castellinotizie.it ricostruisce la presunta scelta antieconomica alla quale l’ingegnere è giunto spulciando i bilanci AMA e la relazione ACOS, sottolineando che “sono dati certi, lo dice il comune di Roma”.

Purtroppo, egli non consulta l’unico dato veramente certo: il MUD. Ossia il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale, la comunicazione annuale obbligatoria nella quale il Comune di Roma dichiara la quantità e la tipologia di rifiuti prodotti, trasportati, smaltiti o recuperati. Oltre che fonte ufficiale comunicata all’ARERA, il MUD è anche la base sulla quale si calcola l’imposta sui servizi ambientali, quella che paghiamo sotto il nome di TARI.

Ebbene, per il 2023 (ultimo dato disponibile), i costi per lo smaltimento e trattamento delle 854mila tonnellate di rifiuti indifferenziati ammontano a 198 milioni di euro. Costo medio 232 euro a tonnellata. E non i 185 euro a tonnellata ricavati da Vittorini. Peraltro, il dato 2023 secondo la fonte MUD è sottostimato perché nei 232 euro non sono considerati i costi di capitale. Infatti, nelle gare per lo smaltimento in impianti esterni il riferimento è un costo generalmente compreso tra 225 e 260 euro a tonnellata.  

Già la base di partenza del confronto è sbagliata, ma il seguito è peggio. Il nostro ingegner-investigatore digita sulla calcolatrice 7,5 miliardi di euro: i ricavi totali attesi per i 33 anni di attività del termovalorizzatore con una capacità annua di 600mila tonnellate e ottiene 375 euro a tonnellata. Giubilo, il termovalorizzatore costa un botto di più di quanto costa l’attuale (disfunzionale) trattamento dei rifiuti indifferenziati a Roma.

Peccato che Vittorini non abbia dato un’occhiata all’"Analisi di fattibilità finanziaria del progetto" per scoprire che i 7,5 miliardi sono ricavi omnicomprensivi. Oltre alla tariffa di conferimento comprendono anche le altre voci di ricavo per il concessionario, quali la vendita di energia, la vendita di materiali da recupero, servizi ancillari ecc. Quindi il numeratore si abbassa a 5.172,6 miliardi che non fanno 375 euro bensì 261.

Tuttavia, neppure i 178,5 euro a tonnellata annunciati dal Sindaco Gualtieri come la tariffa di conferimento al termovalorizzatore è un'informazione completamente esauriente. Infatti, quella è la tariffa al primo anno che subisce una rivalutazione Istat pari al 2% circa l’anno. Quindi alla fine dei 33 anni e 7 mesi (di cui 30 di esercizio), la tariffa che AMA pagherà a RenewRome, operatore del termovalorizzatore, tenderà verso il valore estrapolato dal Vittorini. Ma solo all’ultimo anno di esercizio del termovalorizzatore di Santa Palomba, fra 33 anni.

 

N.B.: Il Comitato Daje! ha avuto la possibilità di visionare il MUD e si rammarica che, in  nome di un principio di amministrazione trasparente, queste informazioni non siano facilmente accessibili ai cittadini.