QUEL CHE C'È DA SAPERE
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha pubblicato il 5 novembre sul proprio sito istituzionale le relazioni sulla quantificazione delle emissioni di metano inviate dalle imprese del settore energetico (qui le relazioni per le imprese di distribuzione, trasporto e stoccaggio, qui quelle per le imprese dell’upstream oil and gas), in ottemperanza al Regolamento (UE) 2024/1787 sulla riduzione delle emissioni di metano nel comparto energia.
Con questa pubblicazione, l’Italia ha rispettato la scadenza prevista dal regolamento europeo, che stabiliva il 5 novembre 2025 come termine per la diffusione dei dati nazionali. Le imprese interessate avevano invece dovuto trasmettere le proprie relazioni entro il 5 agosto.
Il MASE, per agevolare la procedura e garantire il rispetto dei tempi, aveva attivato già nel mese di maggio una serie di caselle PEC dedicate ai diversi segmenti della filiera energetica: distribuzione, trasporto e stoccaggio del gas, nonché upstream petrolifero e del gas naturale.
Dalla documentazione disponibile emerge che le relazioni sono state trasmesse da: 66 imprese del settore della distribuzione del gas naturale, 5 per il trasporto (Greenstream, ITG SpA, SGI, SNAM, TAP), una per la rigassificazione (SNAM), una per lo stoccaggio (Stogit).
Per quanto riguarda le attività di estrazione di petrolio e gas, hanno presentato i propri dati 11 operatori, tra cui Energean Italy, Energean Sicilia, Eni, Eni Mediterranea Idrocarburi, Gas Plus Italiana, Irminio, Ital Gas Storage, Lazzi Gas, Società Padana Energia, Stogit e Total Energies EP Italia.