Ripubblichiamo da RivistaEnergia.it il commento lucido ed essenziale del professor Alberto Clò alla pubblicazione della Carta sulle aree potenzialmente idonee ad accogliere il deposito nazionale dei nostri rifiuti radioattivi. Clò ricorda sinteticamente i ritardi che hanno riguardato questa decisione negli ultimi 17 anni, in gran parte determinati da atteggiamenti irresponsabili della classe politica, dei mezzi di informazione ma anche della cosiddetta società civile. A questo proposito, ci teniamo a ricordare che gli Amici della Terra, ambientalisti e antinucleari della prima ora, su questo argomento, hanno sempre tenuto la barra ferma nel reclamare una soluzione sicura alle poche scorie prodotte, ai rifiuti derivati dallo smantellamento delle centrali e dalle normali attività di ospedali e centri di ricerca. Fu il nostro fondatore Mario Signorino, da presidente dell’Anpa, l’ente tecnico allora responsabile dei controlli, a porre per primo, nel 1995, un problema che nessuno voleva affrontare. E gli Amici della Terra, da soli fra gli ambientalisti, denunciarono la proposta sbagliata di Scansano nel 2003 e le proteste sbagliate che le vennero opposte. In questi anni non hanno mai mancato di denunciare ritardi colpevoli e opposizioni capziose . Oggi, ci auguriamo che il percorso di consultazione pubblica possa aiutare a definire una localizzazione opportuna e a superare le residue resistenze pregiudiziali a quello che, oltre ad essere un impianto irrinunciabile per la sicurezza pubblica, potrebbe rappresentare anche un polo di ricerca attrattivo di qualificate professionalità.