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2025-11-19 19:29

Pubblicato il World Energy Outlook 2025 della IEA

QUEL CHE C'È DA SAPERE

L’Agenzia Internazionale dell’Energia ha pubblicato il World Energy Outlook 2025, l’analisi di riferimento sulle prospettive di lungo periodo del sistema energetico mondiale. Il rapporto, oltre 500 pagine di scenari e proiezioni, conferma che la domanda globale di energia continuerà ad aumentare in tutti gli scenari considerati, ma in un contesto molto più complesso rispetto al passato, segnato da nuove vulnerabilità, transizione tecnologica e rischi geopolitici.

Secondo l’AIE, la geografia della crescita energetica sta cambiando rapidamente. Dopo due decenni dominati dalla Cina, a guidare l’aumento della domanda saranno soprattutto India e Sud-Est asiatico, affiancati da economie emergenti in Medio Oriente, Africa e America Latina. Nessun Paese, però, seguirà una traiettoria energeticamente intensa come quella che ha caratterizzato l’ascesa cinese.

In tutti gli scenari, l’elettricità cresce più velocemente del resto dei consumi finali ed è destinata a diventare l’asse portante dell’economia globale. La diffusione della digitalizzazione, dei data center e dell’intelligenza artificiale sta spingendo la domanda elettrica anche nelle economie avanzate, dove gli investimenti in reti, accumuli e flessibilità del sistema non tengono ancora il passo. Nel 2025 gli investimenti globali nei data center dovrebbero raggiungere i 580 miliardi di dollari, superando quelli nel settore petrolifero.

I combustibili fossili, tuttavia, restano una componente significativa del mix energetico. Il WEO prevede un’ampia disponibilità di petrolio e gas nel breve periodo, con un forte aumento della capacità globale di GNL (soprattutto da Stati Uniti e Qatar) ma segnala anche che questi mercati restano esposti a rischi geopolitici e che una domanda più elevata del previsto potrebbe rapidamente ridurre i margini di sicurezza.

Il capitolo dedicato alla sicurezza energetica evidenzia un salto di complessità. Alle vulnerabilità tradizionali si affiancano ora rischi legati ai sistemi elettrici, alle catene di approvvigionamento delle tecnologie pulite e, soprattutto, ai minerali critici. Il raffinamento del 70% dei minerali strategici è concentrato in un solo Paese, una dipendenza che, secondo l’AIE, non si ridurrà in modo significativo nel prossimo decennio senza un intervento deciso dei governi.

Sul fronte tecnologico, le batterie emergono come la tecnologia flessibile in più rapida espansione. Le rinnovabili continuano a crescere in tutti gli scenari, trainate dal solare, e il nucleare vive una fase di rilancio, con investimenti sia in reattori tradizionali sia in soluzioni modulari. La maggiore pressione sulle reti elettriche e l’aumento degli attacchi informatici rendono però la resilienza un nuovo pilastro della sicurezza energetica: nel 2023 oltre 200 milioni di famiglie sono state coinvolte da disservizi legati a interruzioni delle infrastrutture.

Infine, il World Energy Outlook 2025 richiama l’attenzione su due questioni ancora irrisolte: l’accesso universale all’energia e la lotta al cambiamento climatico. Oggi 730 milioni di persone non hanno accesso all’elettricità e quasi 2 miliardi utilizzano ancora soluzioni di cottura che danneggiano la salute. Sul fronte climatico, tutti gli scenari indicano un superamento temporaneo della soglia di 1,5 °C, anche quelli con riduzioni molto rapide delle emissioni. Per evitare gli impatti peggiori, l’AIE sottolinea la necessità di accelerare la cooperazione internazionale e gli investimenti in infrastrutture e tecnologie pulite.