QUEL CHE C'È DA SAPERE
Il Consiglio Ambiente dell’UE, riunito il 18 settembre sotto presidenza danese, non è riuscito a trovare un accordo sugli obiettivi climatici per il 2035 e il 2040. Alcuni Stati membri – tra cui Germania, Francia, Polonia e Italia – hanno chiesto che la decisione sia presa direttamente dai capi di Stato e di governo al Consiglio europeo del 23-24 ottobre.
Le Nazioni Unite avevano chiesto ai Paesi di presentare l’aggiornamento dei propri obiettivi al 2035 già durante l’Assemblea generale di settembre, il Consiglio UE si è impegnato comunque ad approvare i nuovi obiettivi NDC prima della COP30 di novembre in Brasile.
Nella stessa riunione, i ministri hanno comunque approvato una dichiarazione di intenti, con cui l’UE conferma il proprio impegno all’Accordo di Parigi e ribadisce la traiettoria verso la neutralità climatica. Il documento prevede, come orientamento, una riduzione delle emissioni tra il 66% e il 72,5% al 2035 rispetto ai livelli del 1990, in continuità con l’obiettivo -55% al 2030 e con la neutralità al 2050.
La dichiarazione non costituisce però l’NDC ufficiale dell’UE (contributo determinato a livello nazionale), che dovrà essere approvato successivamente e presentato formalmente all’ONU. L’aggiornamento sarà alla base della posizione europea alla COP30.