QUEL CHE C'È DA SAPERE
È stato presentato il 24 ottobre il Rapporto SNPA “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”, che fotografa l’evoluzione del fenomeno del consumo di suolo in Italia.
Nel 2024 l’Italia ha perso 84 km² di suolo naturale, il valore più alto dell’ultimo decennio, con un incremento del 16% rispetto al 2023, mentre i processi di ripristino interessano una superficie complessiva di 5,2 km², in calo rispetto agli 8,2 km² del 2023.
Le regioni più colpite restano Emilia-Romagna (+1.013 ettari), Lombardia (+834), Puglia (+818), Sicilia (+799) e Lazio (+785). Oltre il 7% del territorio nazionale è ormai coperto da infrastrutture o superfici artificiali, a fronte di una media europea del 4,4%.
Il Rapporto segnala inoltre la crescita del fotovoltaico a terra, che nel 2024 ha quadruplicato la superficie occupata (oltre 1.700 ettari, in gran parte agricoli). Tra le regioni che destinano più territorio a questo tipo di impianti spiccano Lazio (443 ettari), Sardegna (293 ettari) e Sicilia (272 ettari). Passa dai 254 ettari del 2023 ai 132 ettari del 2024 la superficie destinata agli impianti fotovoltaici a terra come l’agrivoltaico che, limitando l’impatto sul suolo, non vengono considerati tra le cause di consumo.
Aumenta anche il consumo di suolo per logistica e data center. Nel 2024, le coperture artificiali riconducibili alla logistica raggiungono un totale di poco superiore ai 6.000 ettari, mentre l’espansione dei data center ha comportato l'occupazione di oltre 37 ettari di superficie.
A preoccupare anche l’espansione nelle zone a rischio idraulico e franoso (+1.900 ettari complessivi) e lungo le coste, dove il suolo impermeabilizzato raggiunge quasi il 23% del territorio. Diminuisce ancora la disponibilità di verde in città (il 2024 registra una perdita ulteriore di oltre 3.750 ettari di aree naturali) e aumenta il consumo di suolo nelle aree protette.
Il fenomeno pesa sulla biodiversità, sul microclima e sulla sicurezza idrogeologica, con perdite economiche stimate tra 8,6 e 10,5 miliardi di euro l’anno in servizi ecosistemici.