QUEL CHE C'È DA SAPERE
È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea serie C del 15 aprile la comunicazione della Commissione europea contenente gli orientamenti per l’attuazione degli articoli relativi a riscaldamento e raffrescamento della direttiva RED III (Direttiva 2023/2413).
Il documento fornisce chiarimenti operativi per facilitare una trasposizione uniforme e coerente da parte degli Stati membri, in vista del termine per il recepimento fissato al 21 maggio 2025. Gli orientamenti approfondiscono aspetti fondamentali per l’attuazione della direttiva, tra cui la portata degli obiettivi previsti per il riscaldamento e il raffrescamento, l’edilizia e l’industria; le modalità di calcolo dei target, incluse le soglie annuali di incremento della quota di rinnovabili; a definizione tecnica di “calore e freddo di scarto”, utile al computo degli obiettivi nazionali; i nuovi obblighi di comunicazione statistica, anche tramite l’aggiornamento dello strumento SHARES di Eurostat.
La comunicazione ricorda che i consumi legati al riscaldamento e al raffrescamento costituiscono circa il 50% della domanda energetica totale dell’UE, ma che la penetrazione delle rinnovabili in questo settore è rimasta storicamente più bassa rispetto a quella registrata nella produzione elettrica.
Per accelerare la decarbonizzazione del comparto termico, la RED III ha introdotto nuove disposizioni. L’articolo 15 bis impone agli Stati membri di stabilire obiettivi indicativi nazionali per l’uso di rinnovabili negli edifici, da conseguire entro il 2030. L’articolo 22 bis prevede un aumento medio annuo dell’uso di energia rinnovabile nell’industria, articolato in due periodi (2021–2025 e 2026–2030). L’articolo 23 stabilisce un obbligo vincolante di incremento annuo della quota di rinnovabili nel riscaldamento e raffrescamento: 0,8 punti percentuali annui per il periodo 2021–2025, e 1,1 punti per il periodo 2026–2030 (rispetto al livello del 2020). L’articolo 24 fissa un obiettivo indicativo di aumento del 2,2% annuo per la quota di rinnovabili e calore/freddo di scarto nel teleriscaldamento e teleraffrescamento.
Un passaggio importante degli orientamenti è la definizione operativa di “calore e freddo di scarto”, utile per il calcolo della quota di rinnovabili. Si tratta di energia termica inutilizzata proveniente da processi industriali, impianti di cogenerazione o data center, recuperabile in modo efficiente.