Oggi:

2025-02-13 11:16

Quanta Energia Stiamo Ancora Gettando in Discarica?

XVI CONFERENZA EE

di: 
Marco Farina

La XVI Conferenza Nazionale per L’Efficienza Energetica, novembre 2024, ha trattato non solo gli usi ma anche le produzioni efficienti di energia. Fra queste, il recupero dell’energia contenuta nei rifiuti che, in gran parte dell’Italia, continua a segnare il passo. L’autore, responsabile valutazione e sviluppo progetti di A2A Ambiente, traccia il quadro delle opportunità produttive e dei benefici ambientali di una auspicabile estensione della gestione integrata dei rifiuti e del recupero energetico.

In Copertina: Foto A2A

 

Il recupero di energia dai rifiuti, per gli scarti non recuperabili come materia, rappresenta una significativa opportunità nella strategia nazionale per raggiungere una maggiore efficienza energetica e sostenibilità ambientale.

L’ottimizzazione del ciclo della gestione dei rifiuti è per l’Italia una sfida cruciale.

Ridurre la quantità di rifiuti destinati alle discariche – dal 16% (dato 2023) al 10% secondo le direttive comunitarie – è essenziale per ottenere benefici ambientali ed economici. Aumentare il recupero di materia ed energia dai rifiuti non riciclabili non solo evita il ricorso alla discarica, ma consente anche di produrre energia elettrica e termica, contribuendo significativamente a ridurre la dipendenza energetica del Paese e riducendo l’utilizzo di fonti fossili.

Negli ultimi anni, il settore del recupero energetico di materiali non riciclabili e di scarti della filiera del riciclo in Italia è rimasto sostanzialmente costante a causa della difficoltà di realizzazione di nuovi impianti: con 36 impianti che trattano 6,2 Mt e producono 4,5 milioni di MWh di energia elettrica e 2,3 milioni di MWh di energia termica ogni anno.

Un’altra possibilità di recupero di energia dai rifiuti è rappresentata dalla produzione di biogas e biometano. Questi combustibili rinnovabili derivano dalla digestione anaerobica dei rifiuti organici, inclusi quelli domestici e dei sottoprodotti agricoli e scarti dell’industria alimentare. Il biogas può essere utilizzato direttamente per la produzione di energia elettrica e termica oppure può essere utilizzato per produrre biometano, che viene immesso nella rete del gas naturale, contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra. Il potenziale di produzione di biometano in Italia è stimabile, a seconda dello scenario considerato, in 4-6 miliardi di Nm3 l’anno, pari a circa il 7-10% dell’importazione nazionale di gas naturale.

Un sistema ottimale di gestione dei rifiuti deve prevedere un mix equilibrato e sinergico di riuso, riciclo e recupero di energia. Nei Paesi dell'Unione Europea più virtuosi nella gestione dei rifiuti, si osserva un ridotto ricorso alla discarica e una maggiore presenza del recupero energetico rispetto alla quota italiana. Sebbene l’Italia sia tra i paesi più virtuosi nel riciclo, il ricorso allo smaltimento in discarica è ancora troppo ampio, sbilanciando l’intero sistema di trattamento dei rifiuti. Migliorare questo bilanciamento è essenziale per ridurre ulteriormente l'impatto ambientale e massimizzare il recupero delle risorse. In Germania, ad esempio, il tasso di termovalorizzazione si attesta intorno al 39%.

In un contesto di gestione ottimizzata dei rifiuti, prevedendo di raggiungere l’obiettivo europeo di recupero del 65% entro il 2030-2035, si può stimare che, valorizzando il energeticamente il restante 35% dei rifiuti urbani non convertiti in materia e quei rifiuti speciali attualmente smaltiti in discarica ma idonei al recupero energetico, si potrebbe produrre energia elettrica pari a circa 7 TWh, che corrisponde al 13% dell’importazione nazionale di EE.  

A2A Ambiente, azienda leader nel trattamento dei rifiuti a livello nazionale, nel 2023 ha gestito complessivamente 5,5 milioni di tonnellate di rifiuti, con un tasso di raccolta differenziata nei territori serviti del 70%. Gli impianti di termovalorizzazione hanno generato 2,1 milioni di MWh di energia elettrica e 1,5 milioni di MWh di energia termica, contribuendo significativamente alla capacità di produzione di energia del Paese.

La termovalorizzazione combinata con reti di teleriscaldamento rappresenta una grande opportunità per la decarbonizzazione delle nostre città, poiché permette di evitare l'uso di combustibili fossili nel riscaldamento degli edifici riducendo la moltitudine di piccoli impianti di riscaldamento domestici/condominiali e le connesse emissioni. Gli impianti di termovalorizzazione moderni sono, infatti, dotati di tecnologie avanzate per il controllo delle emissioni, assicurando che il processo sia sicuro per l'ambiente e per la salute umana.

Uno dei vantaggi indiretti del recupero di energia dai rifiuti, infine, è la creazione di posti di lavoro e di sviluppo di capitale umano qualificato a livello locale e nazionale. Inoltre, questi impianti possono fungere da centri di innovazione, promuovendo la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie nel settore delle energie rinnovabili.

Resta però il paradosso della transizione ecologica: i principi globali e gli obiettivi nazionali devono poi trovare concreta realizzazione nelle infrastrutture che si costruiscono nei territori. Diventa pertanto essenziale il coinvolgimento delle comunità locali per il successo dei progetti, ancor di più se si tratta di progetti relativi alla gestione e alla valorizzazione dei rifiuti. Sensibilizzare i cittadini sull'importanza della raccolta differenziata e del riciclo ma anche sul ruolo fondamentale del recupero energetico è fondamentale per portare avanti gli investimenti necessari per raggiungere il mix equilibrato sopra illustrato. Le campagne di informazione ed educazione, dove le associazioni ambientaliste giocano un ruolo particolarmente rilevante, possono aiutare a ridurre i rifiuti e aumentare la consapevolezza sui benefici ambientali ed economici del recupero energetico nel più ampio contesto dell’economia circolare.

In conclusione, il recupero di energia dai rifiuti rappresenta una sfida e un'opportunità per l'Italia. Con un approccio integrato e collaborativo, è possibile trasformare i rifiuti in risorse preziose, contribuendo alla sostenibilità ambientale, all'efficienza energetica e allo sviluppo economico del Paese. Durante la XVI Conferenza Nazionale sull’Efficienza Energetica degli Amici della Terra è stato messo in luce il potenziale di queste tecnologie, offrendo una piattaforma condivisa per le migliori pratiche e le innovazioni nel settore.