QUEL CHE C'È DA SAPERE
L’11 giugno 2025 è stato approvata dalla Camera dei Deputati in via definitiva la Legge di delegazione europea 2024. Il provvedimento era stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 maggio dello scorso anno, trasmesso al Senato che lo aveva approvato (con modifiche) il 27 febbraio 2025.
Tra i principali ambiti interessati c’è la lotta al greenwashing, grazie alla Direttiva 2024/825/UE, che punta a rendere più trasparenti e verificabili le dichiarazioni ambientali utilizzate da aziende e pubblicità.
Un’altra Direttiva significativa è la 2024/1203/UE, che rafforza la tutela penale dell’ambiente: estende infatti l’elenco dei reati ambientali che gli Stati membri dovranno introdurre o aggiornare nei propri codici penali, aumentando così gli strumenti giuridici a disposizione per contrastare comportamenti dannosi verso l’ecosistema.
Nel campo dell’energia, la legge delega il Governo a recepire la Direttiva 2023/2413/UE sulle energie rinnovabili e la Direttiva 2023/1791/UE sull’efficienza energetica, che fissano nuovi obiettivi vincolanti per accelerare la transizione energetica in tutta Europa.
Anche le emissioni industriali rientrano tra le materie oggetto di recepimento: la Direttiva 2024/1785/UE aggiorna infatti le norme IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control), già integrate in Italia attraverso l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), e impone standard più rigidi per la prevenzione dell’inquinamento da parte degli impianti industriali.
Sul fronte della qualità dell’aria, sarà recepita la Direttiva 2024/2881/UE, che introduce nuovi limiti e criteri per proteggere la salute pubblica e l’ambiente, con particolare attenzione alle aree urbane.
Oltre alle direttive, la legge si occupa anche di regolamenti europei già in vigore, che pur essendo direttamente applicabili, richiedono alcune disposizioni relative all'adeguamento o all'attuazione. Tra questi: il Regolamento 2023/1542/UE su batterie e rifiuti di batterie, il Regolamento 2023/1115/UE, che contrasta il commercio di materie prime e prodotti legati a deforestazione e degrado forestale, il Regolamento 2022/1616/UE sull’uso di plastica riciclata a contatto con gli alimenti, e il Regolamento 2024/1991/UE sul ripristino degli ecosistemi degradati, che mira a riportare in salute habitat e biodiversità.