Oggi:

2024-10-04 23:57

Piccole Discariche Abusive Crescono

ABBANDONO DEI RIFIUTI

di: 
Arturo Bortoluzzi

L’abbandono dei rifiuti è un problema cronico per l’Italia, nelle sue versioni più lievi -come quelle dovute alla maleducazione- e in quelle più serie che si configurano come reati penali. Oltre a determinare un’offesa al decoro e uno sfregio al paesaggio, tutti gli abbandoni possono avere conseguenze gravi di inquinamento del suolo, delle acque e del mare.
Da un anno, la legge 137/2023 ha inasprito le sanzioni contenute nel Testo Unico dell’Ambiente anche per i privati cittadini ma è evidente che, in assenza di provvedimenti proattivi da parte delle amministrazioni locali, gli unici cambiamenti che si vedono sulle strade e nei campi sono – purtroppo - di una preoccupante assuefazione al degrado. L’autore, dirigente di uno storico club degli Amici della Terra, descrive la propria esperienza di vigilanza e di proposta in una ricca e - per molti versi – civile provincia del Nord.

In Copertina: Foto Amici Della Terra Varese

 

Per non vederli, i rifiuti abbandonati e le piccole discariche abusive, bisognerebbe avere delle fette di salame sugli occhi.

Basta sentire gli organi di informazione locali o ascoltare qualche protesta dei Sindaci, la cui opera viene da noi valutata, per rendersi conto che abbiamo un problema rifiuti che si rinnova di continuo e che le autorità apposite non sono assolutamente in grado di contrastare.

Ho cercato di utilizzare gli strumenti che la legge affida alle associazioni ambientaliste per poter realizzare i loro scopi. Mi sono rivolto quindi, in primo luogo, ai Comuni competenti fino ad arrivare alla Provincia e, in caso di mancata risposta, mi sono rivolto al Difensore civico che è sempre stato attento e disponibile.

 

I volontari sono la soluzione possibile?

Scrivendo del territorio della Provincia di Varese, posso notare che, per quanto riguarda il territorio a nord del Capoluogo, i Comuni hanno finito per appoggiarsi ad una associazione di volontari denominata Amo Madre Terra che si occupa di organizzare periodicamente la raccolta dei rifiuti scaricati lungo le strade o in altri ambiti.

Io non sono dell’idea che un’associazione privata possa espletare quello che deve essere un compito dell’amministrazione pubblica di dare ai propri cittadini un territorio pulito e di raccogliere le sporcizie che vengono periodicamente rinvenute.

Certamente, l’associazione di volontari svolge un’azione qualificante, tesa a divulgare l’aspirazione dei cittadini a migliorare l’ambiente in cui vivono. Ho paura però che, in questo modo, i Comuni non esercitino la loro azione e manchino al loro compito affidandosi ad associazioni di volontariato.

 

Risposte occasionali

Invece, al sud della città di Varese, molti Comuni sembrano addirittura non riconoscere pubblicamente la gravità del problema dei rifiuti abbandonati che viene affrontato solo occasionalmente in base alle richieste di cittadini sempre più esasperati. Cito i casi dei Comuni da me monitorati con tanto di fotografie fatte arrivare all’attenzione dei Sindaci (Brunello, Gazzada Schianno, Varese, Castronno, Azzate, Daverio, Sumirago etc.).

In molti casi, una volta fatta una pulizia, i rifiuti vengono nuovamente scaricati abusivamente ma, poi, il Comune li raccoglie secondo una propria lenta tempistica di intervento.

 

A Varese qualche provvedimento strutturale

Per quanto riguarda la città di Varese, nel 2023, i parchi e le aree verdi comunali sono stati oggetto di diversi presidi da parte della polizia locale durante tutto l’anno con oltre 100 servizi a cui si aggiunge il nuovo utilizzo delle foto trappole contro l’abbandono dei rifiuti. In questo caso, grazie alla nuova strumentazione che monitora il territorio sono state registrate 135 violazioni del Regolamento comunale d’Igiene per abbandono rifiuti, di cui 3 di rilevanza penale.

 

Le nostre proposte

Abbiamo chiesto alla Provincia di Varese che compiti attribuisce, a termini di legge, a sé stessa e alle pubbliche amministrazioni.

La Provincia ha sempre detto, chiaramente, che il singolo Comune deve provvedere a pulire il proprio territorio mentre lei deve occuparsi delle aree attorno alle strade cosiddette provinciali. Quando i Comuni sono inottemperanti alle richieste del corpo sociale, si può ricorrere al Difensore civico che obbliga gli enti pubblici a rispondere alle richieste.

Ma la risposta di un ente pubblico difficilmente significa che il problema venga risolto, se non, come detto, solo temporaneamente.

Ho cercato di consigliare ai Sindaci dei Comuni di provvedere sulla base di area omogenea, responsabilizzando il corpo sociale in modo adeguato e moderno, cominciando dalle scuole.

In generale, occorrerebbe mettere allo stesso tavolo Comuni vicini, che soffrano degli stessi problemi di discariche abusive. Si potrebbe così prendere una posizione unitaria che dovrebbe assommarsi alle tante aree della Provincia interessate allo stesso problema.

Si potrebbe avere così una posizione unitaria di Sindaci finalizzata a chiedere alla Regione Lombardia e allo Stato di prendere provvedimenti nuovi ed adeguati in grado di sconfiggere la maleducazione imperante.

Si potrebbe anche fare in modo che un consorzio di Comuni confinanti possa chiedere un aiuto a Regione Lombardia, Stato, Comunità Europea, ed anche assumere del personale dedicato alla cura del territorio. Le spese potrebbero così essere suddivise e risultare sostenibili per i singoli Comuni.

Su questa proposta sto cercando un Primo cittadino che voglia fare un’azione politica partendo proprio dal basso.

Come si dice in inglese, si tratterebbe così di un vero “local economic development”.

 

Arturo Bortoluzzi, Amici della Terra Varese O.d.V.