QUEL CHE C'È DA SAPERE
Il 18 dicembre il Consiglio europeo ha adottato un orientamento generale sulla proposta di Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio. La proposta di Regolamento è stata presentata dalla Commissione a novembre 2022 per sostituire la direttiva esistente, con l’obiettivo di contrastare l’aumento dei rifiuti di imballaggio generati nell’UE e promuovere l’economia circolare.
L'orientamento generale adottato, che servirà da mandato per i negoziati con il Parlamento europeo, cerca un equilibrio tra il mantenimento degli obiettivi della proposta e la concessione di una cerca flessibilità agli Stati membri nell’attuazione del regolamento, spiega una nota del Consiglio. Il campo di applicazione mantenuto dal Consiglio copre tutti gli imballaggi, indipendentemente dal materiale utilizzato, e tutti i rifiuti di imballaggio, indipendentemente dalla loro origine (inclusi industria, produzione, vendita al dettaglio, nuclei domestici).
Sono stati mantenuti anche la maggior parte dei requisiti di sostenibilità per tutti gli imballaggi immessi sul mercato e gli obiettivi principali proposti dalla Commissione, ma sono stati rafforzati i requisiti per le sostanze presenti negli imballaggi. A tal proposito il Consiglio invita la Commissione, con l’assistenza dall'Agenzia europea per le sostanze chimiche, a preparare entro il 2025 una relazione sulla presenza di sostanze pericolose negli imballaggi.
Gli obiettivi relativi al contenuto riciclato minimo negli imballaggi in plastica al 2030 (per gli imballaggi sensibili al contatto composti se principalmente da PET 30% se da altre materie plastiche 10%, 30% per le bottiglie di plastica monouso per bevande e 35% per gli altri imballaggi) e al 2040 (50% per gli imballaggi sensibili al contatto, 65% per le bottiglie di plastica monouso per bevande e 65% per gli altri imballaggi) sono stati mantenuti. La Commissione dovrà rivedere entro il 2034 l'attuazione degli obiettivi del 2030 e valutare la fattibilità degli obiettivi del 2040.
Gli obiettivi generali di riduzione dei rifiuti da imballaggio, in linea con quanto proposto dalla Commissione, sono fissati, sulla base delle quantità del 2018, al 5% entro 2030, al 10% entro il 2035 e al 15% entro il 2040, da rivedere dopo otto anni dall’entrata in vigore del Regolamento.
Tra le altre modifiche concordate dal Consiglio, anche chiarimenti sull'etichettatura degli imballaggi al fine di garantire che i consumatori siano ben informati sulla composizione materiale degli imballaggi e il loro corretto smaltimento. Introdotta una certa flessibilità per tenere conto dei sistemi di etichettatura già esistenti in alcuni Stati membri.