QUEL CHE C'È DA SAPERE
Nell’ambito della sua proposta Next Generation Ue, come ha ribattezzato il Recovery Fund, da 750 miliardi di euro (500 a fondo perduto e 250 di prestiti), la Commissione europea ha proposto un incremento della dotazione del Fondo per una transizione giusta presentato lo scorso 14 gennaio.
La dotazione del Fondo dovrebbe passare da 7,5 miliardi a 40 miliardi. Di cui 10 a carico del bilancio Ue 2021-2027, tuttora in discussione, e 30 a carico di Next Generation Eu, su cui al prossimo Consiglio europeo inizierà la trattativa tra gli Stati.
La Commissione spiega che la transizione verso la neutralità climatica avrà un impatto differenziato sui settori e sulle regioni. Alcuni avranno maggiori opportunità immediate, alcuni dovranno affrontare più difficoltà di altri e non tutti avranno la stessa capacità di far fronte ai costi dell'adeguamento alla transizione climatica.
Le risorse del Fondo andranno quindi spese per alleviare l'impatto socioeconomico della transizione verde nelle regioni maggiormente colpite, ad esempio sostenendo la riqualificazione professionale dei lavoratori, aiutando le Pmi a creare nuove opportunità economiche, diversificando le attività e investendo nel futuro delle regioni più colpite.
Con la nuova proposta di dotazione del Fondo, cambierebbero anche la quantità di risorse destinate ai vari paesi. Il maggior beneficiare resterebbe la Polonia, che al Consiglio europeo dello scorso dicembre non ha aderito all’impegno per un’Europa climaticamente neutra entro il 2050, riservandosi di riesaminare la questione al Consiglio di giugno.
Seguono tutti gli altri paesi, fino ai 19 milioni per il Lussemburgo, dato che tutti gli Stati devono ricevere una quota del Fondo.