QUEL CHE C'È DA SAPERE
La Commissione europea ha avviato il 28 aprile scorso una consultazione pubblica per la raccolta delle opinioni sull’aggiornamento della direttiva 91/271/CEE sul trattamento delle acque reflue urbane. La modifica alla direttiva si è resa necessaria a seguito della rilevazione, nella valutazione del 2019, di alcune carenze, tra cui la persistenza di una serie di fonti in inquinamento.
Questa iniziativa mira a rafforzare la legislazione dell'UE esistente per ridurre gli effetti negativi delle acque reflue e adattare la legislazione esistente. La valutazione d'impatto costituirà la base delle decisioni della Commissione di intraprendere azioni legislative e/o non legislative.
La Commissione europea ha avviato, inoltre, la preparazione del programma di lavoro 2020-2024 sulla progettazione ecocompatibile e l’etichettatura energetica, che fisserà le priorità per l’adozione di nuove normative specifiche per i prodotti.
Il programma, ora nella prima fase di consultazione fino al 2 giugno, prevede la revisione della legislazione comunitaria sulle etichette e sull’ecodesign e lo studio di possibili nuove normative per gruppi di prodotti attualmente non regolamentati.
Il nuovo piano di lavoro mira ad affrontare gli aspetti ambientali e dell'economia circolare e le modalità per affrontarli che dovrebbero ricevere maggiore attenzione (l’efficienza energetica, le emissioni inquinanti, la durata, la riparabilità, la riciclabilità, ecc.) ma anche sull’attuazione e un ulteriore sviluppo del Registro europeo dei prodotti per l'etichettatura energetica (EPREL).