QUEL CHE C’È DA SAPERE
Le commissioni riunite ambiente e trasporti della Camera hanno concluso l’esame del decreto legge per Genova e altre emergenze, dove ben 20 articoli sono dedicati a Ischia colpita da un terremoto il 21 agosto 2017, per la quale il governo ha previsto un condono edilizio tombale. All’articolo 25, infatti, si prevede che per gli immobili distrutti o danneggiati dal sisma vengano conclusi i procedimenti di condono ancora pendenti facendo riferimento alle disposizioni del primo condono edilizio fatto in Italia, ossia alla legge 47/1985. Ciò significa che non valgono le norme in materia di tutela paesaggistica e idrogeologica introdotte successivamente e che si azzerano tutte le prescrizioni limitative introdotte con i due successivi condoni approvati dai governi Berlusconi nel 1994 e 2003. Ma non basta. Questi edifici, che per le norme vigenti sarebbero abusivi, non solo verranno sanati ma avranno il completo rimborso dallo Stato per la ricostruzione. Una scelta contestata da Pd e Leu.
In commissione è stato anche introdotto un articolo aggiuntivo, il 39-bis, proposto da M5S e Lega, che estende il condono edilizio, seppur in forma diversa, anche ai comuni del Centro Italia, colpiti dal terremoto dell’agosto 2016. Il nuovo articolo, contrari Pd e Leu, riapre i termini del condono edilizio del 2003, facendolo valere per tutti gli edifici privati realizzati prima del terremoto del 24 agosto 2016. Il condono vale anche per gli edifici totalmente abusivi, ad eccezione di quelli “per i quali sono stati emessi i relativi ordini di demolizione”. Anche per gli abusi edilizi condonati dei terremotati del Centro Italia è previsto il contributo dello Stato per la ricostruzione.