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2024-03-28 09:34

Per ridurre il caro bolletta tagliare le rendite alle rinnovabili elettriche

COMUNICATO STAMPA

Amici della Terra: “Efficienza energetica e rinnovabili termiche per conseguire  obiettivi significativi nella riduzione dei gas serra e per dare una spinta alla ripresa economica”

Roma, 14 marzo 2014 - “Rottamazione della politica energetica ed ambientale italiana con tagli ai superprofitti di eolico e fotovoltaico imposti irragionevolmente dalla lobby della rendita da Green economy”. È questa la richiesta che gli Amici della Terra rivolgono al Presidente del Consiglio Matteo Renzi. ”Abbiamo purtroppo assistito ad una stagione in cui i governi hanno garantito irresponsabilmente altissimi profitti  alle tecnologie rinnovabili più costose e inefficienti, sia dal punto di vista industriale sia da quello ambientale, che sono costati ali italiani più di 10 miliardi di euro annui, tutti a carico della bolletta elettrica, e che costituiscono mediamente il 20% del costo dell’elettricità per gli italiani”. 

E’ davvero necessario cambiare verso alla politica ambientale ed energetica italiana per darsi e per conseguire come sistema Paese obiettivi ambiziosi di riduzione dei gas serra per il 2030 in linea e oltre a quanto previsto dall’Unione Europea; e, al contempo, rafforzare la spinta per la ripresa economica puntando sull’efficienza energetica come volano per accrescere la competitività dell’industria nazionale e sulle rinnovabili termiche come driver per le eccellenze della tecnologia italiana in questo settore (pompe di calore, cogenerazione a biomassa, camini e stufe efficienti, teleriscaldamento, geotermia) e per un rilancio qualificato dell’edilizia in un processo di riqualificazione del patrimonio edilizio privato e pubblico.

La svolta deve partire dal blocco delle aste per le rinnovabili intermittenti come l’eolico e da un’equa ripartizione dei costi di funzionamento del sistema elettrico nazionale. Nel settore elettrico per il 2013 è già stato raggiunto il 33% di rinnovabili ma a livello del consumo totale, ciò corrisponde ad appena il 13,5%. Ciò perché i consumi elettrici sono solo il 20% dei consumi totali di energia costituiti prevalentemente da consumi termici (45%) e per trasporti (33%). E’ quindi sui consumi di fonti rinnovabili negli usi termici e nei trasporti che da qui al 2030 l’Italia dovrà puntare per arrivare ad un obiettivo  significativo di riduzione dei gas serra.

Gli Amici della Terra stanno preparando una propria proposta di revisione della SEN con nuovi obiettivi 2020 e 2030 che verrà presentata in occasione della consultazione che il Governo dovrà fare per il nuovo piano di azione per l’efficienza energetica che dovrà essere inviato nei prossimi mesi a Bruxelles.

Per info: 339 2245005 e Simona Marisei 335 5756026 

Una seria analisi critica è la soluzione per non morire di demag

Ancora una volta come non condividere la serietà ed il pragmatismo di analisi e visione che gli Amici della Terra hanno sempre dimostrato nel recente passato su questi temi che, invece, continuano ad essere cavalcati da demagogia e fuorvianti ideologie da numerosi altri attori.

Il livello di contributo delle Fonti Rinnovabili nella generazione elettrica ha raggiunti cifre enormi, con un costo che ha contribuito non poco ad affossare l'economia e l'occupazione nei vari settori produttivi manifatturieri del Paese.

Sono le tecnologie a dimostrare la fallacità di improvvide scelte che hanno portato a dilapidare enormi risorse ed impegnarne ancora molte di più nel periodo di valenza di tali faraonici incentivi (20 anni), con un sovraccarico di costo sulle Bollette elettriche di tutti i Consumatori che grida vendetta al buonsenso ed alle esigenze del comune cittadino.

Importante quindi una seria analisi tecnica che indirizzi le iniziative e gli sforzi del futuro prossimo verso l'efficienza energetica e lo sviluppo delle Fonti termiche che possono dare un reale contributo alla ripresa economica ed al benessere nel Paese.

Tutti i grandi ed avanzati Paesi del Pianeta (con rarissime eccezioni) hanno un "Mix delle Fonti" per la produzione elettrica opportunamente diversificato ed equilibrato, così da rappresentare quel giusto volano all'economia e sostegno alla competitività del proprio sistema manifatturiero. Elementi questi ancor più importanti ed indispensabili per un Paese notoriamente povero di materie prime come l'Italia, peraltro chiaramente anche tra i più a rischio per i propri approvvigionamenti energetici.

Speriamo che i MEDIA vogliano fare quel necessario sforzo di corretta informazione e divulgazione per aiutare il Paese ad uscire dalle fuorvianti pressioni e speculazioni che continuiamo a leggere sui giornali e vedere in TV giornalmente, che demonizzano attività fondamentali per qualsivoglia Paese avanzato.