QUEL CHE C’È DA SAPERE
La società Consip, una s.p.a. interamente in mano pubblica, ha indetto, per conto del Ministero dell’ambiente, la gara a procedura ristretta – a lotto unico – per la concessione del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri). La gara prevede, nella prima fase, la pubblicazione di un bando di prequalifica, a cui seguirà l’invio della lettera di invito ai concorrenti qualificati.
Il criterio di aggiudicazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con un massimo di 60 punti tecnici e 40 punti economici. Il valore stimato della concessione è di 260 milioni di euro, per i cinque anni di durata del contratto (più ulteriori 24 mesi opzionali) che verrà stipulato con l’aggiudicatario, al quale verrà anche richiesta la presa in carico del sistema attuale, nonché lo sviluppo e gestione del nuovo sistema informatico.
Il Ministero afferma che la gara recepisce le indicazioni emerse dalla consultazione pubblica indetta da Consip lo scorso mese di aprile, rivolta alle organizzazioni degli utenti del Sistri (produttori, trasportatori, smaltitori) e al mercato di riferimento (produttori di software gestionali e operatori del mercato IT), al fine di raccogliere contributi in merito alla possibilità di evoluzione del sistema di tracciabilità dei rifiuti.
Tuttavia, da Rete Imprese Italia arriva un giudizio preoccupato, perché si è di fronte a “un capitolato di 260 milioni di euro, che ha ad oggetto la piattaforma già esistente e che si basa sull’attuale impianto normativo”, e che quindi è una “replica del precedente sistema”, il che significa “costi ancora insostenibili per le imprese e tecnologie obsolete e mal funzionanti”.
Secondo Rete Imprese Italia, “la via intrapresa non solo è inaccettabile, ma è anche fortemente pericolosa per la competitività delle nostre imprese e per l’ambiente. Ancor più inaccettabile il riferimento citato nel comunicato relativo al recepimento delle indicazioni emerse dalla consultazione pubblica indetta da Consip nello scorso mese di aprile e rivolta alle organizzazioni appartenenti alle categorie di soggetti utenti del Sistri, dato che le indicazioni più volte espresse nei documenti ufficiali consegnati tracciavano ben altro percorso”.
Il Ministero dell’ambiente ha replicato definendo “sbalorditive e inaccettabili” le osservazioni di Rete Imprese Italia, che aveva definito “gara per pochi” quella indetta da Consip. Secondo il Ministero, “tutte le operazioni preliminari al bando sono state compiute nella massima trasparenza, con il continuo coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, sia da parte del Ministero sia da parte di Consip, che sta gestendo da soggetto terzo tutte le operazioni di gara”.