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2024-09-18 21:06

Rifiuti, cosa bolle nella pentola della Commissione Juncker

QUEL CHE C’È DA SAPERE

La Commissione europea ha iniziato a elaborare una nuova proposta sui rifiuti, che presenterà in autunno. Secondo le indiscrezioni riportate dal sito britannico letsrecycle.com, la Commissione sta valutando se esista un livello ottimale di riciclaggio, oltre il quale non ha senso economico andare, suggerendo che per alcuni materiali di bassa qualità potrebbe essere ammesso l’incenerimento e lo smaltimento in discarica. Contemporaneamente, andrebbe incentivato il riciclaggio di alta qualità, migliorando la raccolta e la separazione.

I funzionari della Commissione hanno programmato dodici settimane di consultazioni, tra aprile e luglio, per elaborare la nuova proposta, che non dovrebbe più avere obiettivi generali di riciclaggio ma distinguere, invece, i vari materiali, valutando anche quali sono i problemi che i vari Paesi hanno sinora incontrato. Nell’elaborazione del nuovo piano, verrà anche esaminato come favorire l’utilizzo di materiali più facili da riciclare.

La presentazione della nuova proposta deriva dal fatto che, come preannunciato al momento del suo insediamento lo scorso novembre, la Commissione europea presieduta da Jean-Claude Juncker ha ritirato 73 proposte legislative del suo predecessore Barroso, tra cui il pacchetto riguardante la cosiddetta “economia circolare”, che comprendeva norme su rifiuti, imballaggi, discariche, veicoli usati, batterie e accumulatori, apparecchiature elettroniche. Le proposte della Commissione Barroso indicavano un obiettivo di riciclaggio dell’80% dei rifiuti urbani e del 70% degli imballaggi entro il 2030, con il divieto dello smaltimento in discarica dei rifiuti riciclabili entro il 2025. Secondo Barroso, questo pacchetto avrebbe determinato risparmi pari a 600 miliardi di euro, creando due milioni di posti di lavoro e una crescita dell’1% del Pil, attraverso un aumento degli obiettivi di riciclaggio e norme più stringenti su incenerimento e discariche.

La Commissione Juncker presenterà la nuova proposta entro l’anno, con l’obiettivo di una better regulation, che sfoltisca la quantità di normativa europee e alleggerisca le norme burocratiche a carico delle imprese. Secondo il vice-presidente Frans Timmermans, invece di norme con obiettivi poco realistici, che si sa di non poter raggiungere, è meglio proporre norme che tengano conto della situazione dei singoli Paesi. Il nuovo piano, ha detto Timmermans, sarà ancora più ambizioso, perché riguarderà l’economia circolare nel suo complesso, e non solo il settore dei rifiuti.

In dicembre, nel corso di un’audizione presso le Commissioni ambiente e politiche dell’Unione europea della Camera dei deputati, il Ministro dell’ambiente, Gian Luca Galletti, aveva dichiarato che il dossier sull’economia circolare era particolarmente importante per l’Italia e che tornare indietro sarebbe stato “estremamente pericoloso”. Con una formula originale, Galletti aveva detto che “gran parte dei Paesi si è espressa all’unanimità” contro il ritiro delle proposte della Commissione Barroso. Ma la Commissione Juncker è andata avanti ugualmente, preferendo presentare una nuova proposta, piuttosto che emendare quella esistente.