QUEL CHE C'È DA SAPERE
È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (serie L del 16 aprile 2025) la Direttiva (UE) 2025/794, nota anche come “Stop the Clock”, che modifica le Direttive (UE) 2022/2464 e (UE) 2024/1760 posticipando l’entrata in vigore di alcuni obblighi in materia di rendicontazione di sostenibilità (CSRD) e dovere di diligenza delle imprese (CSDDD).
La nuova direttiva, che dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il 31 dicembre 2025, introduce un rinvio di due anni per l’applicazione degli obblighi di rendicontazione di sostenibilità per alcune categorie di imprese, e di un anno per quelli relativi alla due diligence.
Nel dettaglio: le grandi imprese non considerate enti di interesse pubblico e le imprese capogruppo di grandi gruppi dovranno pubblicare il bilancio di sostenibilità dal 2028, riferito agli esercizi che iniziano dal 1° gennaio 2027 (anziché dal 2025); le PMI quotate, escluse le microimprese, vedranno slittare l’obbligo di pubblicazione al 2029, per gli esercizi avviati dal 1° gennaio 2028 (anziché dal 2026).
Per quanto riguarda il dovere di diligenza delle imprese in materia di sostenibilità (CSDDD): le società con sede nell’UE con oltre 3.000 dipendenti e un fatturato netto superiore a 900 milioni di euro, nonché le società extra UE con fatturato UE superiore a 900 milioni di euro, dovranno conformarsi dal 26 luglio 2028. Tutte le altre imprese soggette alla Direttiva dovranno invece rispettare gli obblighi dal 26 luglio 2029.
Questo slittamento, motivato dalla volontà di garantire alle imprese più tempo per adeguarsi, mira a favorire una transizione ordinata verso i nuovi standard senza rinunciare agli obiettivi strategici di sostenibilità fissati dal Green Deal europeo.