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2025-05-14 02:48

Energia e Intelligenza Artificiale: crescita dei consumi secondo l’AIE

QUEL CHE C'È DA SAPERE

Secondo il nuovo rapporto speciale “Energia e IA” dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), la domanda globale di elettricità dei data center raddoppierà entro il 2030, arrivando a circa 945 TWh, un valore comparabile all’intero consumo del Giappone. La principale causa di questo incremento sarà lo sviluppo dell’intelligenza artificiale: i data center ottimizzati per l’IA quadruplicheranno il loro consumo elettrico nello stesso periodo.

Nonostante a livello globale rappresenterà meno del 10% dell’aumento complessivo della domanda energetica, l’impatto sarà molto più rilevante in alcune aree: negli Stati Uniti, ad esempio, i data center contribuiranno per quasi la metà alla crescita del consumo di elettricità; in Giappone, per più della metà.

Il report evidenzia inoltre che, negli Stati Uniti, il consumo elettrico legato all’elaborazione dei dati supererà quello dell’intera produzione industriale di materiali energivori come acciaio, cemento, alluminio e prodotti chimici. In generale, nei Paesi avanzati i data center saranno responsabili di oltre il 20% dell’incremento della domanda elettrica, invertendo un trend di stagnazione o declino dei consumi.

I data center diventano anche sempre più grandi e concentrati nelle aree urbane. Per soddisfare la crescente domanda energetica, sarà necessario attingere a diverse fonti: la metà verrà da rinnovabili, il resto da gas, carbone e nucleare (quest’ultimo con un ruolo crescente dopo il 2030).

Le emissioni del comparto aumenteranno, ma rimarranno inferiori all’1,5% del totale globale da fonti energetiche. Tuttavia, le stesse tecnologie IA potranno contribuire alla riduzione delle emissioni, a patto di un adeguato intervento politico. L’AIE sottolinea inoltre i rischi per la sicurezza energetica associati all’IA, ma anche le sue potenzialità nel mitigare tali minacce. Infine, il rapporto segnala che la domanda di minerali critici per i data center crescerà, con catene di approvvigionamento ancora dominate dall’Asia e in particolare dalla Cina.