QUEL CHE C'È DA SAPERE
Il 13 dicembre 2023 la COP28 di Dubai si è chiusa con il raggiungimento di un accordo di compromesso, approvato nella seduta plenaria, per la riduzione graduale dei combustibili fossili nei sistemi energetici, senza parlare quindi di un’immediata eliminazione, ma piuttosto di un superamento.
Nell’accordo finale sono previsti obiettivi e impegni globali per mantenere l’obiettivo generale di limitare l’incremento della temperatura globale entro 1,5 °C, tra questi si evidenziano: l’assunzione di un “bilancio globale” (Global stocktake) per accelerare l’azione sul clima prima della fine del decennio, il riferimento al superamento dei combustibili fossili per raggiungere la neutralità climatica al 2050, l’invito a un nuovo impegno nei contributi determinati a livello nazionale (Ndc), un nuovo obiettivo di triplicare le rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030, l’accelerazione degli sforzi per eliminare gradualmente la produzione di energia da carbone senza compensazioni, l’eliminazione graduale dei sussidi inefficienti alle fonti fossili, l’accelerazione delle tecnologie a zero e a basse emissioni, tra cui il nucleare e le tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio.
L’accordo ha soddisfatto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ha dichiarato “L’intesa raggiunta a Dubai tiene conto di tutti gli aspetti più rilevanti dell’accordo di Parigi e delle istanze, profondamente diverse tra loro, dei vari Stati, che tuttavia riconoscono un terreno e un obiettivo comune, con la guida della scienza. Per questo, riteniamo il compromesso raggiunto come bilanciato e accettabile per questa fase storica, caratterizzata da forti tensioni internazionali che pesano sul processo di transizione. L’Italia, nella cornice dell’impegno europeo, è stata impegnata e determinata fino all’ultimo per il miglior risultato possibile”.
Anche la Presidente di Amici della Terra Monica Tommasi si è espressa sulle conclusioni della COP28 “Troviamo grande soddisfazione nell’obiettivo di raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030. “Prima l’efficienza” è il nostro slogan di sempre, perché la lotta agli sprechi sviluppa cultura e amore per la terra mentre favorisce il progresso scientifico e l’innovazione tecnologica.”