QUEL CHE C'È DA SAPERE
La Commissione europea ha inviato una lettera di costituzione in mora all’Italia per non aver adottato un programma nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi conforme ai requisiti previsti dalla direttiva sul combustibile nucleare esaurito e sui rifiuti radioattivi (direttiva 2011/70/Euratom del Consiglio). La direttiva stabilisce un quadro comunitario che impone la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi, al fine di assicurare un elevato livello di sicurezza ed evitare di imporre oneri indebiti a carico delle generazioni future. In particolare, la direttiva impone agli Stati membri di elaborare e attuare programmi nazionali per la gestione di tutto il combustibile nucleare esaurito e di tutti i rifiuti radioattivi generati nel loro territorio, dalla produzione allo smaltimento, al fine di proteggere i lavoratori e la popolazione dai pericoli derivanti dalle radiazioni ionizzanti. Gli Stati membri erano tenuti a recepire la direttiva entro il 23 agosto 2013 e a notificare per la prima volta alla Commissione i loro programmi nazionali entro il 23 agosto 2015. L’Italia ha due mesi di tempo per rispondere alla Commissione, trascorsi i quali, in assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione potrà decidere di inviare un parere motivato.