QUEL CHE C’È DA SAPERE
Il 27 ottobre, il Senato ha approvato definitivamente il disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, siglato il 12 dicembre 2015 e la cui entrata in vigore, il 4 novembre, è stata resa possibile da una procedura straordinaria, che ha consentito al Consiglio dell’Ue di ratificare l’accordo a nome dell’Unione europea, senza attendere la ratifica di tutti i parlamenti nazionali. Una nuova conferenza sui cambiamenti climatici (COP22) si svolgerà a Marrakech, in Marocco, dal 7 al 18 novembre, per definire le prime azioni dopo l’entrata in vigore dell'Accordo.
Nel corso della discussione sulla legge di ratifica, il Senato ha approvato un ordine del giorno sulle fonti rinnovabili e l’efficienza energetica, richiamando la partecipazione alla prima capitalizzazione del “Fondo verde per il clima” con 50 milioni di euro per ogni anno dal 2016 a1 2018. Il Fondo è uno strumento finanziario multilaterale di investimento per progetti a favore dei paesi in via di sviluppo che vogliano ridurre le emissioni e accrescere le proprie capacità di adattamento. L’ordine del giorno afferma che “le tecnologie legate al contrasto del cambiamento climatico, in larga misura legate all'efficienza energetica e alla produzione da fonti rinnovabili, in possesso delle PMI italiane, sia in termini di hardware che di software, sono considerate tra le migliori al mondo”, ma, “per essere esportate, richiedono idonei strumenti in grado di superare le difficoltà legate alle dimensioni delle imprese e di affrontare i mercati stranieri con adeguata possibilità di competere”.
L’ordine del giorno, primo firmatario Giovanni Piccoli (Forza Italia), impegna quindi il governo a “adottare ogni iniziativa utile a fornire alle imprese italiane, in particolare alle PMI, strumenti amministrativi e finanziari di supporto alle proprie attività tesi alla internazionalizzazione e all'export di tecnologia italiana di settore, nonché a fornire alle stesse informazioni e comunicazioni sistematiche in merito all'esistenza e alle modalità di fruizione degli strumenti stessi”.