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2024-03-28 18:49

Emissioni inquinanti transfrontaliere: Italia tra le migliori, Germania maglia nera

QUEL CHE C’È DA SAPERE

L’Agenzia europea per l’ambiente ha pubblicato i dati sullo stato d’attuazione della direttiva per la riduzione delle emissioni inquinanti transfrontaliere, nota come NEC (National Emission Ceilings), che riguarda ossidi di azoto, anidride solforosa, composti organici volatili non metanici e ammoniaca. Il report dell'Agenzia europea presenta i dati preliminari sulle emissioni trasmessi dagli Stati membri relativamente al 2014 e i dati definitivi relativi al quadriennio 2010-2013.

Dal report emerge che, nel 2014, dieci Paesi hanno superato i limiti per almeno un inquinante. La Germania è l’unica ad aver superato i limiti per tre inquinanti su quattro. Quattro Paesi (Austria, Danimarca, Irlanda e Lussemburgo) hanno superato i limiti per due inquinanti.

Dal 2010 al 2014, nessun Pese ha superato i limiti di emissione per l’anidride solforosa. Sei Paesi (Austria, Belgio, Francia, Germania, Irlanda e Lussemburgo) hanno costantemente superato i limiti per gli ossidi di azoto. Quattro Paesi (Danimarca, Germania, Irlanda e Lussemburgo) hanno sempre superato i limiti per i composti organici volatili non metanici. Sei Paesi (Austria, Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi, Germania e Spagna) hanno sempre superato i limiti di emissione per l’ammoniaca.

Per quanto riguarda l’andamento delle emissioni nel 2013 e nel 2014, l’Agenzia europea per l’Ambiente fornisce questo quadro.

 

Ossidi di azoto
Sei Paesi hanno superato i loro limiti di emissione nel 2014: Austria e Lussemburgo li hanno superati, rispettivamente, del 26% e del 29%. I maggiori responsabili delle emissioni di ossidi di azoto nel 2014 sono stati la Germania, il Regno Unito e la Francia. Tra il 2013 e il 2014, 21 Paesi hanno comunicato di aver ridotto le emissioni di questo inquinante. La riduzione totale nell’Ue, tra il 2013 e il 2014, è stata del 4,7%.

Le emissioni derivanti dal trasporto su strada contribuiscono per circa il 40% al totale delle emissioni dell'Ue, costituendo uno dei motivi principali per il gran numero di superamenti di ossidi di azoto dal 2010. L’Agenzia europea per l’ambiente osserva che nel corso degli ultimi due decenni la riduzione di questo inquinante proveniente dal settore trasporti è stata inferiore rispetto a quanto originariamente previsto, in parte perché il trasporto è cresciuto più del previsto e in parte a causa della maggiore crescita dei veicoli diesel, che producono emissioni di ossidi di azoto superiori a quelle dei veicoli a benzina. Inoltre, afferma l’Agenzia, è ampiamente accettato che le emissioni “reali”, in particolare da autovetture e furgoni diesel, generalmente superano le norme europee di emissione, che definiscono i limiti accettabili per le emissioni di gas di scarico dei veicoli nuovi venduti negli Stati membri dell'Ue.

 

Composti organici volatili non metanici 
Nel 2014, quattro Paesi (Danimarca, Germania, Irlanda e Lussemburgo) non hanno rispettato i loro limiti; il più alto superamento, in termini percentuali, è quello dell'Irlanda (58%). Le maggiori responsabili delle emissioni di composti organici volatili non metanici sono state la Germania, l'Italia e il Regno Unito. Tra il 2013 e il 2014, 23 Paesi hanno comunicato la riduzione delle emissioni, che a livello Ue è stata del 3,1%.

 

Biossido di zolfo
Tutti i Paesi hanno rispettato i limiti di emissione; i maggiori responsabili delle emissioni di biossido di zolfo sono stati Polonia, Germania e Regno Unito. Tra il 2013 e il 2014, 23 Paesi hanno registrato una riduzione delle emissioni di questo inquinante. A livello Ue, la riduzione è stata del 7,7%.

 

Ammoniaca
Nel 2014, sei Paesi (Austria, Danimarca, Finlandia, Germania, Olanda e Spagna) hanno superato i rispettivi limiti. Il più alto superamento, in termini percentuali, è stato segnalato per la Germania (35%), il più piccolo per l'Austria (1%). Le maggiori responsabili delle emissioni di ammoniaca sono state la Germania, la Francia e la Spagna. Tra il 2013 e il 2014, 11 Paesi hanno registrato una riduzione delle emissioni di questo inquinante, mentre a livello Ue si è registrato un aumento dell’1,3%.

Circa il 94% delle emissioni di ammoniaca deriva dall'agricoltura, principalmente dalla gestione delle deiezioni animali e dall'uso di fertilizzanti. Le emissioni di ammoniaca sono diminuite dal 1990, ma in nessun Paese nella stessa misura rispetto agli altri inquinanti disciplinati dalla direttiva NEC. L’Agenzia europea per l’ambiente osserva che, nei Paesi con alte o aumentate emissioni di ammoniaca, una delle ragioni principali è il numero crescente di strutture per maiali o volatili che non hanno adottato misure e/o tecnologie per limitare le emissioni.