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2025-06-16 03:18

Emissioni gas serra: i dati del Rapporto Ispra

QUEL CHE C'È DA SAPERE

Il 7 maggio è stato pubblicato da ISPRA il nuovo rapporto “Le emissioni di gas serra in Italia: obiettivi di riduzione e scenari emissivi” che fotografa l’andamento delle emissioni di gas serra nel periodo 1990-2023.

Nel 2023 le emissioni complessive di gas serra in Italia si sono attestate a 384,7 milioni di tonnellate di CO₂ equivalente, segnando una riduzione del 6,8% rispetto al 2022. Il dato prosegue la tendenza di lungo periodo, che vede una flessione costante delle emissioni a partire dal 1990, (-25,7%).

La principale causa della riduzione registrata nel 2023 è da attribuire al settore della produzione di energia elettrica, grazie a un mix di fattori: la crescita delle fonti rinnovabili, l’aumento dell’efficienza degli impianti, il calo del ricorso al carbone e l’effetto dei costi energetici sulle dinamiche produttive. Nonostante questo, secondo ISPRA, l’Italia è ancora lontana dagli obiettivi fissati dall’Unione Europea per il 2030 e il 2050.

Nel 2023, la suddivisione delle emissioni per settore mostra una netta predominanza del comparto energetico, che rappresenta l’80,3% del totale. All’interno di questo, i trasporti sono responsabili del 28%, seguiti dalle industrie energetiche (20%), dal settore residenziale e servizi (18%) e dall’industria manifatturiera e delle costruzioni (13%). I restanti settori – processi industriali (6%), agricoltura (9%), rifiuti (5%) ed emissioni fuggitive (1%) – completano il quadro delle fonti emissive.

Analizzando l’andamento rispetto al 2022, si osserva un calo marcato delle emissioni nel settore energetico, in particolare nelle industrie energetiche (-20,4%) e nell’industria manifatturiera (-7,7%). Il comparto residenziale e dei servizi ha registrato un ulteriore calo delle emissioni (-5,6%), influenzato dalle temperature miti e dai costi elevati del gas. In controtendenza, i trasporti restano su livelli stabili rispetto all’anno precedente, ma con una crescita del 6,7% rispetto al 1990, che conferma le difficoltà strutturali nella decarbonizzazione del comparto.

Il settore dei rifiuti, invece, continua a mostrare segnali di criticità, con emissioni cresciute del 6,5% tra il 1990 e il 2023, principalmente a causa dello smaltimento in discarica. Parallelamente, le emissioni da processi industriali si sono ridotte del 40,5%, mentre i gas fluorurati, utilizzati nei refrigeranti e in altri impieghi industriali, sono cresciuti fino a rappresentare il 38,7% del totale delle emissioni settoriali.

Il rapporto ISPRA evidenzia come, con l’attuale ritmo e le attuali politiche, il traguardo europeo rischi di essere mancato, anche nel caso in cui venissero pienamente attuate le misure aggiuntive previste dal PNIEC.