QUEL CHE C'È DA SAPERE
L’European Environment Agency (EEA, Agenzia europea per l’ambiente) ha pubblicato il 6 giugno il nuovo report sulla qualità dell’aria in europa (Europe’s air quality status 2024). Il report valuta le concentrazioni di inquinanti atmosferici in tutta Europa, confrontandole con gli attuali standard dell’UE (definiti nelle Direttive sulla qualità dell’aria ambiente del 2008 e del 2004) e con le linee guida globali sulla qualità dell’aria del 2021 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
I dati mostrano che, nonostante le continue riduzioni delle emissioni, nel 2022 la maggior parte della popolazione urbana dell’UE continua ad essere esposta a livelli dannosi per la salute di alcuni inquinanti atmosferici chiave. In particolare il 96% è stato esposto a concentrazioni di PM 2,5 superiori al livello guida annuale dell'OMS, l’83% a concentrazioni pericolose di PM 10, il 94% ad alti livelli di ozono.
Le misurazioni delle concentrazioni sono raccolte da stazioni di monitoraggio presenti nei paesi europei e ufficialmente comunicate all'EEA. L’analisi per il 2022 si basa su dati ufficialmente convalidati riportati dai paesi, mentre per il 2023 si basa su dati provvisori (che verranno convalidati solo più avanti nel 2024 e saranno presentati nel report del 2025).
Nel 2022, le concentrazioni di PM 2,5 e PM 10 registrati sono state superiori ai valori limite annuali dell’UE rispettivamente nel 2% (di cui 78% in aree urbane e il 15% in aree suburbane) e nel 16% delle stazioni di monitoraggio (84% in aree urbane e il 12% in aree suburbane).
A febbraio 2024 il Parlamento e il Consiglio europei hanno raggiunto un accordo sulla proposta di revisione delle Direttive sulla qualità dell’aria ambiente, presentata dalla Commissione ad ottobre 2022, che mira a rafforzare gli standard di qualità dell’aria (avvicinando i valori limite a quelli stabiliti dall’OMS) al fine di raggiungere l’obiettivo di inquinamento zero al 2050.