QUEL CHE C’È DA SAPERE
La Commissione Ue ha inviato un parere motivato all’Italia, sollecitandola per la seconda volta a adottare e aggiornare i piani per la gestione dei rifiuti, conformandoli agli obiettivi della direttiva 2008/98 e ai principi dell'economia circolare, al fine di ridurre l'impatto dei rifiuti sulla salute umana e sull'ambiente e a migliorare l'efficienza delle risorse. In base alla direttiva, gli Stati membri sono tenuti a rivalutare i loro piani di gestione dei rifiuti almeno ogni sei anni ed eventualmente a riesaminarli. La Commissione Ue osserva che diverse regioni italiane (Abruzzo, Basilicata, Provincia autonoma di Bolzano, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Sardegna e Sicilia) hanno omesso di riesaminare i loro piani di gestione dei rifiuti adottati nel 2008 o prima di tale data. Se le autorità italiane non interverranno entro due mesi, il caso potrà essere deferito alla Corte di giustizia europea.