QUEL CHE C'È DA SAPERE
La International Energy Agency (IEA) ha pubblicato il 16 gennaio un rapporto dal titolo “The Path to a New Era for Nuclear Energy”. Il rapporto afferma che l'energia nucleare è destinata a raggiungere un nuovo record nel 2025 e può migliorare la sicurezza energetica con la crescente domanda di elettricità, ma è necessario risolvere i problemi legati a costi, ritardi nei progetti e finanziamenti.
Attualmente, l’energia nucleare rappresenta la seconda principale fonte di elettricità a basse emissioni dopo l’idroelettrico, coprendo quasi il 10% della produzione globale. Con la crescente elettrificazione dei settori industriali, dei trasporti e dei servizi digitali, la domanda di energia elettrica è destinata ad aumentare, secondo la IEA, sei volte più velocemente rispetto al consumo energetico complessivo nei prossimi decenni. In questo scenario, sarà fondamentale espandere la capacità di generazione attraverso un mix diversificato di tecnologie, tra cui il nucleare, con la sua capacità di fornire energia stabile e flessibile.
Secondo il rapporto, sebbene la maggior parte del parco impianti esistente si trovi nelle economie avanzate, molti reattori risalgono a diversi decenni fa. Nel frattempo, la Cina è diventata il principale motore della crescita nucleare e si prevede che supererà sia gli Stati Uniti che l’Europa in termini di capacità installata entro il 2030. Anche la Russia è un attore di primo piano nel mercato della tecnologia nucleare: dei 52 reattori avviati dal 2017, 25 sono di progettazione cinese e 23 russa.
Il rapporto evidenzia anche la forte concentrazione della produzione e dell’arricchimento dell’uranio, il combustibile necessario per il funzionamento dei reattori: oltre il 99% della capacità di arricchimento globale è concentrata in soli quattro Paesi e la Russia detiene il 40% della capacità totale. “Questa elevata concentrazione”, ha sottolineato Fatih Birol, Direttore Esecutivo della IEA, “rappresenta un rischio per il futuro, rendendo essenziale una maggiore diversificazione delle catene di approvvigionamento."
Le nuove tecnologie stanno dando un forte impulso al settore. La IEA sostiene che l’adozione su larga scala dei reattori modulari di piccola taglia (SMR), di costruzione più rapida e maggiore scalabilità, potrebbe ridurre i costi di finanziamento e, con adeguato supporto, permettere di raggiungere una capacità installata di 80 GW entro il 2040, pari al 10% del totale nucleare globale. Tuttavia, il successo di questa tecnologia dipenderà dalla capacità del settore di ridurre i costi a livelli comparabili con quelli delle grandi centrali idroelettriche e dei parchi eolici offshore entro il 2040.
Secondo le stime della IEA, in uno scenario di rapida crescita del nucleare, gli investimenti annuali dovrebbero raddoppiare, raggiungendo i 120 miliardi di dollari già entro il 2030. Data la portata degli investimenti richiesti, il finanziamento dei nuovi progetti non potrà basarsi esclusivamente su fondi pubblici. Il rapporto sottolinea come la prevedibilità dei flussi di cassa sia un elemento chiave per abbassare i costi di finanziamento e attrarre capitali privati.
L’Agenzia conclude affermando che, affinché il nucleare possa esprimere appieno il suo potenziale, i governi dovranno fornire una visione strategica chiara e garantire quadri normativi stabili, in grado di attrarre investimenti privati. Il rapporto evidenzia come incentivi mirati e il supporto della finanza pubblica possano sbloccare le risorse necessarie per espandere la capacità nucleare e garantire un approvvigionamento energetico sicuro, pulito e affidabile per il futuro.