QUEL CHE C'È DA SAPERE
Il Consiglio dei Ministri del 10 giugno 2024 ha approvato un decreto legislativo relativo al recepimento delle Direttive (UE) 2023/958 e 2023/959 sul sistema di scambio di quote di emissione di gas serra (Emission trading system, EU-ETS).
Il sistema EU-ETS, delineato dalla Direttiva 2003/87/CE, è stato modificato dalle direttive oggetto di recepimento rendendo necessario apportare modifiche al relativo decreto legislativo di recepimento (D.Lgs. 9 giugno 2020, n. 47), al fine di adeguare l'ordinamento interno al nuovo quadro giuridico europeo.
Le novità riguardano in particolare la Quarta fase 2021-2030 dell'Emission trading system, rivista con obiettivi più ambiziosi, tra cui la riduzione delle emissioni rispetto ai livelli del 2005 portata al 62% invece del 42%, l'ingresso nel sistema del settore marittimo e l’ eliminazione progressiva delle quote di emissioni di gas serra a titolo gratuito per il settore aereo. Le nuove norme europee istituiscono inoltre un sistema parallelo, ETS II, dedicato ai settori degli edifici e del trasporto stradale e per altri settori (principalmente la piccola industria).
Approvato anche un decreto legislativo relativo al recepimento della Direttiva (UE) 2022/2464 riguardante la rendicontazione societaria di sostenibilità (c.d. Corporate Sustainability Reporting Directive o CSRD) che rafforza ed estende gli obblighi in materia di reporting di sostenibilità già imposti alle imprese dalla Direttiva 2014/95/UE (“Non Financial Reporting Directive” o NFRD).
In particolare il provvedimento, in linea con la Direttiva europea prevede l’estensione degli obblighi di reporting non finanziario oltre a tutte le imprese di grandi dimensioni, anche alle piccole e medie imprese (ad eccezione delle microimprese) che siano enti di interesse pubblico e la sostituzione della “rendicontazione non finanziaria” con la “rendicontazione di sostenibilità” (informazioni sull'impatto dell'impresa, sulle questioni di sostenibilità e su come queste influiscono sull'andamento dell'impresa, sui suoi risultati e sulla sua situazione). Le grandi imprese saranno obbligate alla nuova rendicontazione a partire dal 2025, mentre le piccole e medie imprese dovranno attenersi all’obbligo dal 2027.