QUEL CHE C'È DA SAPERE
È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea L 163/9 del 29 giugno la Decisione di esecuzione (UE) 2023/1319 della Commissione del 28 giugno 2023 che rivede le assegnazioni annuali di emissioni non-ETS (emissioni non rientranti nell’Emission trading system, per settori come trasporti, civile, agricoltura e rifiuti) degli Stati membri per il periodo dal 2023 al 2030.
Le nuove assegnazioni annuali, elencate all'Allegato II della Decisione, fanno seguito al nuovo Regolamento “effort sharing” (Regolamento 2023/857/Ue) del 19 aprile 2023 che, nel modificare il meccanismo introdotto dal Regolamento 2018/842/Ue per la riduzione delle emissioni climalteranti non-ETS, ha anche innalzato dal 30 al 40% l’obiettivo di riduzione delle emissioni al 2030 rispetto al 2005 (per l’Italia dal 33% al 43,7%).
La Commissione ha quindi revisionato le assegnazioni definite per il decennio 2023-2030, confermando quelle relative a 2021/2022 (poiché antecedenti), rivedendo al ribasso quelle relative agli anni 2023, 2024 e 2025 e lasciando per ora indeterminate quelle relative al quinquennio 2026/2030, che saranno stabilite dall’esecutivo UE a seguito di revisioni dei dati, fino al 2023 compreso, trasmesse dagli Stati membri.
Le nuove assegnazioni per l’Italia prevedono per il 2023, 2024 e 2025 rispettivamente 259.438.502, 250.077.347 e 240.716.193 tonnellate equivalenti CO2.