QUEL CHE C'È DA SAPERE
Il 16 febbraio il Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente (SNPA) ha diffuso una prima analisi dei dati 2022 sulla qualità dell’aria e fatto un quadro sull’andamento degli inquinanti dell’aria negli ultimi dieci anni. I dati confermano l’andamento decrescente degli inquinanti dell’aria negli ultimi 10 anni, con una riduzione marcata e progressiva per il biossido di azoto e una diminuzione significativa del PM10 e del PM2.5 nella maggioranza dei punti di misura. Rimane stabile invece la situazione dell’ozono.
Nel dettaglio i dati confermano il rispetto del valore limite giornaliero del PM10 nell’80% delle stazioni di monitoraggio, mentre si registrano percentuali più alte guardando ai valori limite annuali delle polveri sottili PM10 e del PM2.5, rispettivamente 99,6% e 98,7% dei punti di misura, con poche localizzate eccezioni.
Anche il valore limite annuale del biossido di azoto è rispettato nella larga maggioranza (97,5%) delle stazioni di monitoraggio, ma è stato registrato il superamento in un numero limitato di stazioni, localizzate in grandi aree urbane in prossimità di importanti arterie stradali.
Diversa e più complessa invece la situazione dell’ozono: i livelli di concentrazione sono risultati nei limiti solo per l’11% delle stazioni, con particolari picchi in estate dovuti al caldo estremo e all’assenza di precipitazioni.
Il monitoraggio, condotto dai tecnici delle Arpa/Appa, con il coordinamento tecnico dell’Ispra, è attuato attraverso una rete di oltre 600 stazioni di misura sparse su tutto il territorio i cui dati in tempo reale, le valutazioni periodiche, le relazioni annuali sono messi a disposizione del pubblico nei siti delle Agenzie Arpa/Appa. I dati dovranno adesso essere consolidati e validati nei mesi a venire.