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2024-12-12 23:41

Aria e acqua più pulite: le proposte della Commissione UE

QUEL CHE C'È DA SAPERE

Il 26 ottobre la Commissione europea ha presentato un pacchetto con le proposte di revisione delle norme sulla qualità dell’aria ambiente e sul trattamento delle acque reflue urbane e dell’elenco degli inquinanti delle acque sotterranee e superficiali. L’azione fa parte del piano d’azione “Zero pollution for Air, Water and Soil" adottato dalla Commissione a maggio 2021.

La proposta di revisione e unificazione delle direttive 2008/50/Ce (relativa alla qualità dell’aria ambiente) e 2004/107/Ce (concernente l'arsenico, il cadmio, il mercurio, il nickel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell'aria ambiente) fisserà gli standard di qualità dell'aria dell'UE per il 2030, allineandoli alle linee guida dell'Organizzazione mondiale della sanità. Il provvedimento prevede l'introduzione di un meccanismo di revisione periodica per l'adeguamento degli standard di qualità, per rivalutarli in linea con le ultime prove scientifiche e gli sviluppi tecnologici, e la riduzione di più della metà del valore limite annuale per il principale inquinante, il particolato fine (PM2,5).

La revisione della direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane propone di puntare alla neutralità energetica del settore entro il 2040 e di migliorare la qualità dei fanghi per consentire un maggiore riutilizzo contribuendo così a un'economia più circolare. Sono previsti diversi miglioramenti per garantire la protezione della salute e dell'ambiente: l'obbligo di recuperare i nutrienti dalle acque reflue, nuovi standard per i microinquinanti e nuovi requisiti di monitoraggio per le microplastiche, l’estensione degli obblighi di trattamento delle acque ai comuni più piccoli con 1.000 abitanti (dai 2.000 attuali).

Infine, sulla base di nuovi ed aggiornati dati, la Commissione propone di aggiornare gli elenchi degli inquinanti per l'acqua da controllare in modo più rigoroso nelle acque superficiali e sotterranee. Saranno aggiunte agli elenchi 25 sostanze con effetti problematici ben documentati sulla natura e sulla salute umana. Inoltre, verranno aggiornati (per lo più inaspriti) gli standard per 16 inquinanti già coperti dalle norme, inclusi metalli pesanti e prodotti chimici industriali, e verranno rimossi quattro inquinanti che non rappresentano più una minaccia a livello dell'UE.

Le proposte saranno esaminate dal Parlamento europeo e dal Consiglio secondo la procedura legislativa ordinaria. Una volta adottate entreranno in vigore progressivamente, con obiettivi diversi per il 2030, il 2040 e il 2050, dando all'industria e alle autorità il tempo di adattarsi e di investire ove necessario.