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2025-06-15 11:34

Emissioni e sicurezza, nuove norme Ue su omologazione e controllo delle auto

QUEL CHE C’È DA SAPERE

Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che dà il via libera al nuovo regolamento sull’omologazione dei veicoli a motore e che mira a rafforzare l'indipendenza dei controlli e a prevenire i conflitti di interesse, facendo chiarezza sulle responsabilità delle autorità nazionali di omologazione, dei centri di test e degli organismi di vigilanza del mercato.

Mentre le norme di omologazione attualmente in vigore si occupano principalmente dei controlli ex ante su prototipi prelevati dalla linea di produzione, in futuro gli Stati saranno tenuti ad effettuare regolari verifiche a campione sui veicoli già immessi sul proprio mercato e l'esito di tali verifiche sarà reso pubblico.

Ogni paese dell'Ue dovrà effettuare un numero minimo di controlli sulle autovetture ogni anno, ossia almeno uno ogni 40.000 nuovi veicoli immatricolati in uno Stato membro e almeno il 20% dei test dovranno riguardare le emissioni. Per i Paesi con un basso numero di immatricolazioni, dovranno essere effettuati un minimo di cinque controlli l’anno in totale.

La Commissione europea potrà inoltre effettuare controlli e ispezioni sui veicoli indipendenti rispetto a quelli degli Stati membri e potrà infliggere sanzioni amministrative fino a 30.000 euro per ogni veicolo non conforme.

Nel nuovo regolamento l'attuale divieto d'uso di dispositivi di manipolazione, che le autorità nazionali hanno l'obbligo di monitorare e far rispettare, viene mantenuto e inasprito: in futuro i costruttori di automobili dovranno fornire l'accesso ai protocolli software del veicolo. Questa misura si affianca al pacchetto sulle emissioni reali di guida, per cui dovrebbe essere difficile eludere le prescrizioni sulle emissioni, e prevede l'obbligo per i costruttori di rendere pubbliche le proprie strategie di riduzione delle emissioni, come avviene negli Stati Uniti. 

Le nuove norme introducono un nuovo regime di controlli per garantire che le automobili rimangano entro i limiti di emissione per tutto il loro ciclo di vita. I centri di prova (i cosiddetti “servizi tecnici”) saranno sottoposti a revisioni regolari e indipendenti.

I proprietari di auto saranno rimborsati qualora dovessero essere obbligati a effettuare riparazioni sui propri veicoli, in caso di non rispetto delle norme, a meno che il costruttore non ne decida il ritiro. Le officine indipendenti avranno accesso alle informazioni relative ai veicoli per poter competere con i concessionari e contribuire alla riduzione dei prezzi.

Il regolamento, approvato con 547 voti in favore, 83 voti contrari e 16 astensioni, dovrà essere ora formalmente approvato dal Consiglio dell’Ue, con il quale era stato raggiunto un accordo politico nel dicembre 2017, dopodiché le nuove regole saranno applicabili dal 1 settembre 2020.