Diciotto Stati Usa, guidati dalla California, hanno citato in giudizio l’Environmental Protection Agency (EPA), accusandola di voler rivedere e ammorbidire i limiti di emissioni delle auto e dei camion leggeri, violando i propri regolamenti e il Clean Air Act. I diciotto Stati rappresentano circa il 43% del mercato di auto nuove e il 44% della popolazione statunitense. L’EPA ha intenzione anche di annullare la norma del Clean Air Act che dal 1970 consente alla California di stabilire propri limiti di emissione, indipendentemente da quelli stabiliti a livello federale. È ormai una prassi che i limiti californiani vengano poi seguiti anche da dodici altri Stati e l’iniziativa giudiziaria avviata presso la Corte d’appello del Distretto della Columbia cerca di impedire all’amministrazione Trump di passare dalle intenzioni ai fatti.

Nel 2012, quando l'amministrazione Obama stabilì una serie di standard sulle emissioni di gas serra e sul risparmio di carburante per auto e autocarri leggeri, puntando a ridurre drasticamente il consumo medio dei veicoli nuovi entro il 2025, la California accettò di armonizzare la propria regolamentazione con i nuovi standard federali.

L’EPA non ha ancora proposto nuovi standard di emissione ma ha fatto i passi regolamentari che le consentirebbero di farlo, rimettendo in discussione le ultime decisioni dell’amministrazione Obama, adottate poco prima dell’insediamento di Trump alla Casa Bianca e annunciando la volontà di far valere i nuovi limiti di emissione per tutti gli Stati, impedendo che si creino due mercati dell’auto, sottoposti a differenti regolamentazioni.  Un’iniziativa priva di giustificazioni scientifiche, obietta l’iniziativa giudiziaria guidata dalla California.

I diciotto Stati che hanno citato in giudizio l’EPA sono: California, Connecticut, Delaware, District of Columbia, Illinois, Iowa, Maine, Maryland, Massachusetts, Minnesota, New Jersey, New York, Oregon, Pennsylvania, Rhode Island, Vermont, Virginia e Washington.