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2025-02-13 10:05

Efficienza energetica: il Rapporto Enea sul 2023

QUEL CHE C'È DA SAPERE

È stato presentato a Roma il 18 dicembre il 13° Rapporto annuale sull’efficienza energetica di ENEA. Secondo i dati del Rapporto, nel 2023, l'Italia ha registrato nuovi risparmi energetici per oltre 3,6 Mtep (pari al 92% dell’obiettivo fissato per il solo 2023 dal PNIEC), equivalenti ai consumi elettrici complessivi di Lazio e Toscana.

Il calo dei consumi energetici finali è stato guidato, come negli anni precedenti, dalle detrazioni fiscali, che hanno contribuito con poco più di 2 Mtep, pari al 56,2% dei risparmi complessivi. Tuttavia, rispetto al 2022, i risparmi ottenuti da questi strumenti sono in calo: -21,2% per il “Superbonus” e -20,4% per l’”Ecobonus”. Il “Bonus Casa”, invece, ha mantenuto un contributo stabile, generando risparmi per 71 ktep (-0,9%).

La riduzione dei consumi di energia finale è stata inoltre favorita dalla crescita dei Certificati Bianchi, che nel 2023 hanno registrato un aumento del 28% rispetto all'anno precedente, portando il risparmio cumulato a 0,6 Mtep. Un contributo significativo è arrivato anche dagli incentivi per la mobilità sostenibile, che hanno generato risparmi per 0,4 Mtep, e dal Conto Termico, che ha raggiunto quota 0,3 Mtep. 

In crescita anche i risparmi energetici ottenuti attraverso i progetti finanziati dai Fondi di coesione, con un risparmio di energia finale stimato in circa 31,8 ktep/anno nel 2023. Un ruolo rilevante è stato svolto, inoltre, dalle campagne di sensibilizzazione, che hanno coinvolto quasi 14 milioni di cittadini nel settore residenziale. Il risparmio energetico derivante dai cambiamenti nei comportamenti di consumo, sia a livello individuale che aziendale, è stato stimato in oltre 0,1 Mtep.

Sul fronte dell’efficienza energetica negli usi finali, un notevole contributo è arrivato dalle aziende con l’avvio il 5 dicembre 2023 del terzo ciclo di audit energetici obbligatori per le grandi imprese e quelle energivore. Secondo i dati gestiti da ENEA, sono pervenute 10.241 diagnosi da 5.797 soggetti obbligati, di cui il 44% sono grandi imprese, il 40% PMI energivore ed il 16% grandi imprese energivore. Rispetto a dicembre 2019 – che ha segnato l’avvio del secondo ciclo di diagnosi energetiche obbligatorie – le grandi imprese energivore che hanno adempiuto all’obbligo sono aumentate del 19%, mentre le grandi imprese sono diminuite dell’11%. I circa 9 mila interventi di efficientamento energetico effettuati hanno prodotto un risparmio pari a 0,5 Mtep.

Il Rapporto, la sintesi e le schede regionali sono disponibili qui.