QUEL CHE C'È DA SAPERE
La Commissione europea ha pubblicato una Comunicazione (Gazzetta Ufficiale europea del 27 maggio) con orientamenti dettagliati per il recepimento e l’attuazione della direttiva RED III (2023/2413), che modifica la direttiva 2018/2001 sulla promozione delle energie rinnovabili. Il documento fornisce chiarimenti fondamentali sull’applicazione degli obiettivi vincolanti di consumo di combustibili rinnovabili di origine non biologica (Rfnbo), in particolare nel settore industriale e in quello dei trasporti.
Secondo quanto previsto dall’articolo 22 bis della direttiva modificata, entro il 2030 almeno il 42% dell’idrogeno utilizzato a fini energetici e non energetici nell’industria dovrà provenire da fonti rinnovabili non biologiche. Questa quota salirà al 60% entro il 2035, segnando una transizione netta verso l’idrogeno verde. La Commissione chiarisce anche che, per raggiungere questi obiettivi, il calcolo dovrà tenere conto del consumo annuo medio e includere sia l’idrogeno molecolare che i suoi derivati.
L’articolo 22 ter introduce alcune deroghe temporanee, ad esempio per le imprese che si approvvigionano da impianti esistenti o che dimostrano difficoltà strutturali nell’accesso alle infrastrutture di produzione di Rfnbo. Tuttavia, tali eccezioni dovranno essere giustificate e monitorate rigorosamente.
Nel settore dei trasporti, l’articolo 25 stabilisce un obiettivo minimo vincolante: almeno l’1% del consumo energetico dovrà essere coperto da Rfnbo. La Commissione sottolinea l’importanza di strumenti di supporto normativo e finanziario per garantire il raggiungimento di questo traguardo, in sinergia con la decarbonizzazione della mobilità.
Con questa comunicazione, Bruxelles intende fornire uno schema interpretativo chiaro e coerente per tutti gli Stati membri, evitando disparità nell’attuazione e assicurando che l’idrogeno rinnovabile diventi un pilastro della transizione energetica europea.