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2025-06-16 01:58

Impianti Eolici sull’Appennino Mugellano. Ancora in Cantiere, Fanno Già Danni

DISASTRI ECOLOGICI ANTICHI E MODERNI

di: 
Comitato Tutela Crinale Mugellano Crinali Liberi e Coalizione Ambientale TESS

I comitati che si oppongono all’impianto eolico Monte Giogo di Villore, monitorano costantemente le devastazioni ambientali che il cantiere sta provocando su crinali tanto fragili e instabili quanto preziosi dal punto di vista naturalistico. Niente che non sia stato largamente previsto fin dall’inizio, purtroppo inutilmente. Anzi, la storia si ripete come dimostrano i risultati di una ricerca presso l’Archivio di Stato di Firenze sui divieti posti a tutela dell’Appennino fin dai tempi di Cosimo I .

In Copertina: Foto Comitato Tutela Crinale mugellano Crinali Liberi – TESS - Transizione Energetica Senza Speculazione


Nelle scorse settimane, sul Sentiero 00, nel tratto in cui la pista di cantiere affianca il tracciato del gasdotto SNAM, in corrispondenza del crinale tra il Monte Peschiena ed il Giogo di Corella, a poca distanza dal luogo in cui il Sentiero Europa E1 giunge sul crinale da Colla della Maestà, si è verificata una frana del terreno causata dallo scavo, dalla deforestazione e dalla risagomatura della scarpata eseguita per realizzare la pista (che, in quel tratto, corre più in basso del gasdotto SNAM) per i mezzi eccezionali del trasposto delle pale dell’impianto industriale eolico Monte Giogo di Villore.

Foto Comitato Tutela Crinale mugellano Crinali Liberi – TESS - Transizione Energetica Senza Speculazione

Lo scivolamento verso valle del terreno, ha coinvolto non solo il corridoio già interessato dal taglio delle piante, ma si è esteso verso monte coinvolgendo anche delle ceppaie di faggio di cui non era prevista la rimozione e, aspetto che genera preoccupazione, avvicinandosi alle condotte del gasdotto che, in quel punto, corrono di poco interrate lungo il crinale.

Occorre ricordare che il 15 marzo scorso la Sieve che attraversa la valle del Mugello è esondata e i torrenti sono tracimati. La viabilità principale è stata interrotta in più punti e le linee ferroviarie si sono fermate. Infrastrutture sono franate lasciando isolate abitazioni e interrompendo collegamenti viari. Case, aziende, centri commerciali, campi agricoli alluvionati, veicoli danneggiati. Frane ovunque, ben visibili sull'Appennino mugellano. A Vicchio sono state registrate numerose frane e torrenti tracimati. È mancata in molte abitazioni l'elettricità e anche l'acqua, perché gli impianti sono stati danneggiati dall'alluvione.

Foto Comitato Tutela Crinale mugellano Crinali Liberi – TESS - Transizione Energetica Senza Speculazione

Il Mugello ha mostrato in queste settimane la sua estrema fragilità e vulnerabilità: dai crinali scivolano smottamenti e frane, fiumi di fango e acqua si riversano rapidi, impetuosi e veloci a valle allagandola.

I crinali boscati dell’Appennino Mugellano sono per questo soggetti a tutele e vincoli: perché data la loro natura fragile e instabile, non franino a valle, causando morte  distruzione. I vincoli paesaggistici esistono a sicurezza della popolazione, per fini ambientali, conservazionistici, turistici, sociali ed economici. In seguito all’alluvione del marzo scorso il Governo ha dichiarato l’emergenza nazionale per il Mugello.

Già nel 1559, Cosimo I a motivo della fragilità di queste montagne aveva posto il divieto di abbattere, in qualunque modo, alberi entro un miglio dalla cima dei crinali (1,609 km) per evitare effetti disastrosi e alluvioni a valle. Il documento dal titolo “Disastri ecologici antichi e moderni”, attingendo a fonti storiche presenti all’Archivio di Stato di Firenze, ci fa comprendere le ragioni antiche per cui il Piano di indirizzo territoriale affermi che i crinali non possano essere modificabili.

Riteniamo urgente la tutela e la difesa dell’Appennino Mugellano dalla cementificazione di grandi opere per la realizzazione di mega impianti industriali eolici che comportano deforestazione, degrado permanente e declassamento di ecosistemi naturali a siti industriali, causa di consumo del suolo e di grave dissesto idrogeologico.

Foto Comitato Tutela Crinale mugellano Crinali Liberi – TESS - Transizione Energetica Senza Speculazione

Fra l’altro, se i lavori non verranno fermati, verrà interrotta, deforestata, sbancata e cementificata la Rete sentieristica nazionale ed europea per 14 km, in modo non ripristinabile.

il Comitato Tutela Crinale Mugellano Crinali Liberi e la Coalizione Ambientale TESS, chiedono la sospensione dei lavori per l’impianto industriale eolico Monte Giogo di Villore che stanno causando evidenti dissesti idrogeologici con ricaduta a valle, la devastazione della Rete escursionistica, dell’ambiente ricco di biodiversità e del paesaggio. Restiamo in attesa di  una sentenza del Consiglio di Stato che - auspichiamo - ribadisca i vincoli paesaggistici e le tutele ambientali che spettano di diritto a questi territori fragili e di grande pregio ai confini del Parco Nazionale Foreste Casentinesi davanti al Monte Falterona.