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2025-05-16 19:25

Il Parlamento UE approva il primo pacchetto Omnibus

QUEL CHE C'È DA SAPERE

Il 3 aprile il Parlamento europeo ha approvato, con 531 voti a favore, 69 contrari e 17 astenuti, la proposta di semplificazione “Omnibus I” della Commissione, che posticipa l’entrata in vigore delle nuove regole sul dovere di diligenza e sulla rendicontazione di sostenibilità delle imprese. Il provvedimento, trattato con procedura d’urgenza, sarà formalmente adottato dopo l’approvazione definitiva del Consiglio UE, che ha già dato parere favorevole il 26 marzo scorso.

Le nuove norme, conosciute come “Stop the clock”, concedono un anno in più agli Stati membri, fino al 26 luglio 2027, per recepire nelle legislazioni nazionali le norme sul dovere di diligenza, che obbligano le imprese a mitigare i propri impatti negativi su persone e ambiente lungo tutta la catena del valore. Il rinvio si applicherà anche alle prime aziende interessate dalla Direttiva: le aziende europee con oltre 5.000 dipendenti e un fatturato superiore a 1,5 miliardi di euro e le aziende extra UE con un fatturato nell’UE superiore a questa soglia. Queste aziende dovranno adeguarsi solo dal 2028. Stessa scadenza per le imprese per il secondo gruppo di aziende: quelle nell'UE con oltre 3.000 dipendenti e un fatturato netto superiore a 900 milioni di euro e le aziende extra UE con un fatturato superiore a tale soglia all'interno dell'UE.

Posticipata di due anni anche l’applicazione della Direttiva sulla rendicontazione di sostenibilità (CSRD) per il secondo e il terzo gruppo di aziende: le grandi imprese con più di 250 dipendenti dovranno riferire le proprie performance ambientali e sociali a partire dal 2028 (per l’anno finanziario 2027), mentre le PMI quotate inizieranno nel 2029.