QUEL CHE C'È DA SAPERE
È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2025 la Legge 15 del 21 febbraio 2025, Legge di conversione del Decreto-Legge 27 dicembre 2024, n. 202 (Decreto Milleproroghe).
Il Decreto Milleproroghe, approvato definitivamente il 20 febbraio introduce una serie di novità in ambito ambientale ed energetico, riguardanti ad esempio biocarburanti, bonifiche, rendicontazione di sostenibilità, gestione dei rifiuti, tracciabilità e tutela del paesaggio.
Rispetto alla versione originaria del Decreto, il testo di conversione include nuove misure ambientali. Tra queste, la rimozione del termine ordinatorio entro cui il Ministero dell’Ambiente deve completare la ricognizione e la riperimetrazione dei siti contaminati di interesse nazionale soggetti a bonifica, eliminando così vincoli temporali stringenti in questo processo.
In ambito energetico, il Decreto prevede il rinvio dell’applicazione delle norme sui criteri di certificazione della sostenibilità dei biocarburanti previste dal Dlgs 199/2021, prolungando la validità di alcune tipologie di biocombustibili considerati meno sostenibili. Inoltre, viene esteso il termine per l’adozione della dichiarazione ESG, introdotta dal Dlgs 125/2024, che diventerà obbligatoria per molte imprese a partire dal 2025.
Il provvedimento proroga il regime agevolato per i cementifici che utilizzano rifiuti per la produzione di energia, mantenendo l’attuale normativa prevista dall’articolo 4, comma 5-bis, del Decreto-Legge 17/2022. Anche la nuova disciplina sulla tracciabilità telematica dei rifiuti resta in vigore.
Per quanto riguarda la tutela del paesaggio, slitta il termine concesso al Governo per approvare le modifiche al regime semplificato dell’autorizzazione paesaggistica per i piccoli interventi previsti dal Dpr 31/2017. Sul fronte delle assicurazioni contro le calamità naturali, viene prorogato fino al 31 marzo 2025 l’obbligo per le imprese di stipulare una polizza per coprire i danni causati da eventi climatici estremi.
Infine, il Decreto abolisce l’obbligo per i piccoli Comuni di gestire in forma associata alcune funzioni fondamentali, tra cui il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. L’insieme di queste modifiche mira a garantire maggiore flessibilità normativa, riducendo l’impatto amministrativo per imprese e amministrazioni locali, senza compromettere gli obiettivi di tutela ambientale e sviluppo sostenibile.