QUEL CHE C’È DA SAPERE
Su proposta del ministro dell’Ambiente, il Consiglio dei ministri ha approvato il secondo Piano di gestione delle acque relativo a ciascuno dei seguenti distretti idrografici: Padano, delle Alpi orientali, dell’Appennino settentrionale, del Serchio, dell’Appennino centrale, dell’Appennino meridionale, della Sardegna e della Sicilia. I piani sono stati approvati dai comitati istituzionali delle rispettive Autorità di bacino, fuorché quello della Sicilia, approvato dalla Giunta regionale.
Per i medesimi distretti, ad eccezione di quello della Sicilia, sono stati approvati anche i Piani di gestione del rischio di alluvioni. Su tutti è stato acquisito il parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni.
I piani di gestione dei Bacini idrografici contengono i seguenti elementi:
Il Piano di gestione del rischio di alluvioni è previsto per ogni distretto idrografico dalla direttiva europea 2007/60/CE, recepita con il decreto legislativo 49/2010, ed è finalizzato a dirigere l’azione sulle aree a rischio più significativo, organizzate e gerarchizzate rispetto all’insieme di tutte le aree a rischio, e a definire gli obiettivi di sicurezza e le priorità di intervento a scala distrettuale, in modo concertato fra tutte le amministrazioni e gli enti gestori, con la partecipazione dei portatori di interesse e il coinvolgimento del pubblico in generale.