QUEL CHE C’È DA SAPERE
Il Senato ha approvato il disegno di legge del governo “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali”, denominato “collegato ambientale alla legge di stabilità 2014”, apportando numerose modifiche al testo votato dalla Camera dei deputati, dove ora dovrà tornare. Qui vediamo alcune delle misure contenute nel provvedimento, rimandando, per quanto riguarda la parte dedicata ai rifiuti, a un altro articolo.
Enea – E’ stato approvato l’emendamento di riforma dell’Enea presentato dal relatore, il cui testo è stato commentato per l’Astrolabio da Fabio Pistella.
Mobilità sostenibile – Vengono stanziati 35 milioni per progetti presentati dai Comuni per la mobilità casa-scuola e casa-lavoro, in ambiti territoriali con più di centomila abitanti. I progetti possono comprendere “iniziative di piedibus, di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing, la realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti, anche collettivi e guidati, tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta, di laboratori e uscite didattiche con mezzi sostenibili, di programmi di educazione e sicurezza stradale, di riduzione del traffico, dell'inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici o delle sedi di lavoro, anche al fine di contrastare problemi derivanti dalla vita sedentaria. Tali programmi possono comprendere la cessione a titolo gratuito di «buoni mobilità» ai lavoratori che usano mezzi di trasporto sostenibili”.
Viene istituita la figura del mobility manager scolastico, “scelto su base volontaria e senza riduzione del carico didattico, in coerenza con il piano dell'offerta formativa, con l'ordinamento scolastico e tenuto conto dell'organizzazione didattica esistente. Il mobility manager scolastico ha il compito di organizzare e coordinare gli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni; mantenere i collegamenti con le strutture comunali e le aziende di trasporto; coordinarsi con gli altri istituti scolastici presenti nel medesimo comune; verificare soluzioni, con il supporto delle aziende che gestiscono i servizi di trasporto locale, su gomma e su ferro, per il miglioramento dei servizi e l'integrazione degli stessi; garantire l'intermodalità e l'interscambio; favorire l'utilizzo della bicicletta e di servizi di noleggio di veicoli elettrici o a basso impatto ambientale; segnalare all’ufficio scolastico regionale eventuali problemi legati al trasporto dei disabili”.
Valutazione d’impatto sanitario – Viene introdotta la Valutazione di impatto sanitario per i progetti riguardanti le centrali termiche e altri impianti di combustione con potenza termica superiore a 300 MW, impianti di raffinazione, gassificazione e liquefazione.
Recupero calore industriale - Viene stabilito che ai sistemi di autoproduzione di energia elettrica con ciclo ORC (Organic Rankine Cycle), alimentati dal recupero di calore prodotto dai cicli industriali e da processi di combustione, spettano i titoli di efficienza energetica, con le modalità e nella misura definite in una specifica scheda adottata dal ministro dello Sviluppo economico entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge.
Sottoprodotti utilizzabili negli impianti a biomasse e biogas - I sottoprodotti della trasformazione degli zuccheri tramite fermentazione, nonché i sottoprodotti della produzione e della trasformazione degli zuccheri da biomasse non alimentari, e i sottoprodotti della lavorazione o raffinazione di oli vegetali sono inseriti nell'elenco dei sottoprodotti utilizzabili negli impianti a biomasse e biogas ai fini dell'accesso ai meccanismi di incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili.
Green Public Procurement – Sotto questo titolo in inglese, sono contenute norme sugli appalti pubblici, prevedendo titolo preferenziale per chi possiede certificazioni ambientali e definendo criteri ambientali minimi per le forniture alla pubblica amministrazione.
Semafori con lampade Led - Le lampadine a incandescenza dei semafori, quando devono essere sostituite, dovranno esserlo con lampade a basso consumo energetico, comprese le lampade realizzate con tecnologia a Led.
Made Green in Italy – Sotto questo nome va lo schema nazionale volontario per la valutazione e la comunicazione dell'impronta ambientale dei prodotti, finalizzato a “promuovere la competitività del sistema produttivo italiano nel contesto della crescente domanda di prodotti ad elevata qualificazione ambientale sui mercati nazionali ed internazionali”.
Incentivi alla vendita di prodotti di recupero – Per “incentivare il risparmio e il riciclo di materiali attraverso il sostegno all'acquisto di prodotti derivanti da materiali riciclati post consumo o dal recupero degli scarti e dei materiali rivenienti dal disassemblaggio dei prodotti complessi”, il ministro dello Sviluppo economico, di concerto con quello dell’Ambiente, può stipulare accordi e contratti di programma con imprese, enti pubblici, soggetti pubblici e privati, associazioni di vario tipo.
Incentivi rinnovabili elettriche non fotovoltaiche – Vengono introdotte alcune modifiche alla disciplina di attuazione dei meccanismi di incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili diversi dal fotovoltaico. In particolare, con riferimento all’elenco dei sottoprodotti/rifiuti utilizzabili negli impianti a biomasse e biogas ai fini dell'accesso ai meccanismi incentivanti, si specifica che rientrano tra i sottoprodotti della lavorazione del legno solo quelli relativi al legno non trattato.
Inoltre, vengono eliminati dall’elenco dei rifiuti a valle della raccolta differenziata per i quali è ammesso il calcolo forfettario dell'energia imputabile alla biomassa, sia il legno proveniente da attività di demolizione che il legno da trattamento meccanico dei rifiuti. Infine, sono esclusi dal sistema incentivante per la produzione di energia da fonti rinnovabili alcuni rifiuti provenienti da raccolta differenziata: il legno e i rifiuti pericolosi (ad eccezione di alcuni tipi di rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni).
Autorità di bacino - Per prevenire esondazioni e gestire i corsi dei principali fiumi italiani, viene rivista l'organizzazione delle autorità di bacino dei distretti idrografici.
Legge edilizia e rischio idrogeologico – Viene modificata la legge in materia edilizia, indicando dettagliatamente gli articoli del Testo unico in cui inserire il rischio idrogeologico come vincolo, con riferimento particolare alle competenze dello sportello unico per l'edilizia, ai procedimenti per il rilascio dei permessi di costruire, alla disciplina della DIA, alle valutazioni di difformità degli interventi, alla progettazione e messa in opera di edifici e impianti.
Inoltre, si stabilisce che agli atti e procedimenti riguardanti la tutela dal rischio idrogeologico non si applica la regola del silenzio-assenso della pubblica amministrazione.
Fondo per la mitigazione del rischio idrogeologico - Presso il ministero dell'Ambiente viene istituito un Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico. Il 20 febbraio 2015, il CIPE aveva deliberato l'assegnazione al Ministero dell'ambiente di 100 milioni per finanziare la progettazione di interventi di prevenzione del rischio idrogeologico soprattutto in aree metropolitane e urbane con un alto livello di popolazione esposta. Altri 450 milioni erano stati assegnati, sempre allo stesso ministero, per un Piano di interventi di prevenzione in questo settore. Queste risorse dovrebbero affluire al nuovo Fondo, insieme con le risorse imputate agli oneri di progettazione nei quadri economici dei progetti definitivi approvati. Il funzionamento del Fondo sarà disciplinato con un Dpcm da adottare entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge, su proposta del ministro dell'Ambiente.
Immobili abusivi in aree a rischio idrogeologico – Viene previsto un meccanismo per agevolare, anche attraverso la messa a disposizione di risorse finanziarie (10 milioni di euro per l'anno 2016), la rimozione o la demolizione, da parte dei comuni, di opere e immobili realizzati nelle aree classificate a rischio idrogeologico elevato o molto elevato, oppure esposti a rischio idrogeologico, in assenza o in totale difformità del permesso di costruire.
Sono ammessi al finanziamento gli interventi su opere e immobili per i quali sono stati adottati provvedimenti definitivi di rimozione o di demolizione non eseguiti nei termini stabiliti, con priorità per gli interventi in aree classificate a rischio molto elevato, sulla base di un elenco elaborato trimestralmente dal ministero dell'Ambiente e adottato annualmente dalla Conferenza Stato - Città e autonomie locali.
Bonifica dell’amianto – Viene introdotto un credito d'imposta a favore di soggetti titolari di reddito d'impresa che nel 2016 effettueranno interventi di bonifica dell'amianto su beni e strutture produttive, nella misura del 50 per cento delle spese sostenute e ripartito in tre quote annuali. L'investimento dovrà essere di importo unitario non inferiore a 20.000 euro.
Presso il ministero dell’Ambiente viene istituito un Fondo per promuovere la realizzazione di interventi di bonifica di edifici pubblici, con una dotazione finanziaria di 5,536 milioni di euro per il 2015 e di 6,018 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017. Il funzionamento del Fondo dovrà essere regolato con decreto del ministro dell'Ambiente, da emanare entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge.
Accesso universale all’acqua - Dal 2016, presso la Cassa conguaglio per il settore elettrico, viene istituito un Fondo di garanzie per le opere idriche. Il Fondo, alimentato da specifiche componenti della tariffa del sistema idrico integrato da indicare separatamente nelle bollette, servirà a garanzia di interventi di potenziamento su tutto il territorio nazionale delle infrastrutture idriche, comprese le reti di fognatura e di depurazione. Dovrà anche servire a garantire un'adeguata tutela delle risorse e a contenere gli oneri gravanti sulle tariffe.
I criteri e le modalità di utilizzazione del Fondo saranno definiti con un Dpcm emanato su proposta del ministro dell'Ambiente, di concerto con i ministri dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dell'Economia, sentita l'Autorità per l'energia elettrica e il gas e previa intesa in sede di Conferenza unificata. Il Dpcm dovrà anche definire quali siano gli interventi prioritari, dando particolare importanza a quelli già pianificati e immediatamente cantierabili. Dovranno anche essere specificati i criteri di monitoraggio e verifica sugli interventi programmati e in atto. I fabbisogni per i quali è previsto l'utilizzo del Fondo si individueranno tenendo presente i piani di ambito elaborati a livello territoriale per gli interventi tecnici e finanziari sulle infrastrutture idriche e la necessità di incentivare enti territoriali a programmare in modo efficiente e razionale le opere idriche. Le modalità tecniche di gestione del Fondo saranno disciplinate con un provvedimento dell'Autorità per l'energia elettrica il gas e le risorse idriche, pubblicato sul suo sito internet, con informazioni circa lo stato di avanzamento degli interventi programmati e realizzati.
Contratti di fiume – Vengono introdotti i contratti di fiume, che “concorrono alla definizione e all’attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a livello di bacino e sottobacino idrografico, quali strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale di tali aree”.
Tariffa sociale del servizio idrico – Viene previsto che l'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico, sentiti gli enti di ambito, assicuri agli utenti domestici del servizio idrico integrato in condizioni economico-sociali disagiate l'accesso a condizioni agevolate alla fornitura della quantità di acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni fondamentali. Al fine di assicurare la copertura dei conseguenti oneri, l'Autorità dovrà definire le necessarie modifiche all'articolazione tariffaria per fasce di consumo e per uso, determinando i criteri e le modalità per il riconoscimento delle agevolazioni.
Sussidi ambientalmente dannosi o favorevoli – Presso il ministero dell’Ambiente verrà istituito il Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli, per la raccolta dei dati e delle informazioni sugli incentivi, sulle agevolazioni, sui finanziamenti agevolati, nonché sulle esenzioni da tributi, direttamente finalizzati alla tutela dell'ambiente. L'istituzione del Catalogo è funzionale ad alcuni adempimenti stabiliti a livello europeo e internazionale.
Oil free zone – I Comuni potranno promuovere l'istituzione delle "Oil free zone", cioè di aree territoriali nelle quali si prevede la progressiva sostituzione del petrolio e dei suoi derivati con energie da fonti rinnovabili, e dove si avviano sperimentazioni, realizzazione di prototipi e implementazione sul piano industriale di nuove ipotesi di utilizzo dei beni comuni, con particolare riguardo a quelli provenienti dalle zone montane. Le modalità di organizzazione delle aree “Oil free” sono rimesse alla legislazione regionale, con possibilità di assicurare uno specifico sostegno finanziario alle attività di ricerca, sperimentazione e implementazione delle attività produttive connesse alla costituzione di tali aree, “quali la produzione di biometano per usi termici e per autotrazione”.
Green Community - Si prevede che il governo promuova “la predisposizione della strategia nazionale delle Green community”, che dovrà individuare il “valore dei territori rurali e di montagna che intendono sfruttare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono, tra cui in primo luogo acqua, boschi e paesaggio, e aprire un nuovo rapporto sussidiario e di scambio con le comunità urbane e metropolitane, in modo da poter impostare, nella fase della green economy, un piano di sviluppo sostenibile non solo dal punto di vista energetico, ambientale ed economico” in vari campi.