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2025-02-13 11:17

Direttiva acque reflue in Gazzetta europea

QUEL CHE C'È DA SAPERE

Il 12 dicembre è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea la Direttiva 2024/3019 del 27 novembre sul trattamento delle acque reflue urbane (rifusione).

La direttiva introduce nuovi obblighi più stringenti per gli Stati membri, imponendo la raccolta e il trattamento delle acque reflue urbane provenienti da tutti gli agglomerati con oltre 1.000 abitanti equivalenti (la soglia precedente era fissata a 2.000 abitanti equivalenti).

Per migliorare la lotta all’inquinamento e prevenire lo scarico nell’ambiente di acque non trattate, entro il 2035, gli agglomerati con una popolazione compresa tra 1.000 e 2.000 abitanti equivalenti dovranno essere dotati di reti fognarie, a cui dovranno essere collegate tutte le fonti di acque reflue domestiche. Sempre entro il 2035, questi agglomerati saranno obbligati a effettuare il trattamento secondario, ovvero la rimozione della materia organica biodegradabile prima dello scarico nell’ambiente.

Per gli impianti di trattamento delle acque reflue che gestiscono carichi di 150.000 abitanti equivalenti o più, entro il 2039 sarà obbligatoria la rimozione dell’azoto e del fosforo attraverso un trattamento terziario. Entro il 2045, gli stessi impianti dovranno applicare un ulteriore trattamento quaternario per eliminare i microinquinanti.

I produttori di farmaci e cosmetici saranno obbligati a coprire almeno l’80% dei costi aggiuntivi del trattamento quaternario, in linea con il principio del “chi inquina paga” attraverso un regime di responsabilità estesa del produttore.

Sempre entro il 2045, tutti gli impianti che trattano un carico di 10.000 abitanti equivalenti o più dovranno utilizzare energia da fonti rinnovabili prodotta direttamente all’interno delle rispettive strutture.

La direttiva entrerà in vigore il 1° gennaio e gli Stati membri dovranno provvedere al recepimento entro il 31 luglio 2027.