QUEL CHE C'È DA SAPERE
Il 27 novembre la plenaria del Parlamento Europeo ha dato il via libera alla composizione e al programma della nuova Commissione von der Leyen bis, entrata ufficialmente in carica il primo dicembre.
La Commissione ha ottenuto 370 voti favorevoli, 282 contrari e 36 astensioni su 720 deputati, superando la soglia della maggioranza richiesta tra i voti espressi. Una maggioranza molto più contenuta rispetto alle precedenti Commissioni (1995, Commissione Santer: 417 voti favorevoli su 567 parlamentari; 1999, Commissione Prodi: 510 voti su 626; 2004, Commissione Barroso: 478 voti su 732; 2010, Commissione Barroso bis: 488 voti su 736; 2014, Commissione Juncker: 423 voti su 751, 2019, Commissione von der Leyen: 461 voti su 751) per la quale è stato fondamentale il sostegno dei 24 europarlamentari di Fratelli d’Italia (FdI).
La coalizione a supporto della Commissione si differenzia dalla maggioranza originaria composta da popolari, socialisti, liberali e verdi, che aveva sostenuto la rielezione di Ursula von der Leyen dopo le elezioni europee. Questa volta, anche i deputati di Fratelli d’Italia, parte del gruppo dei Conservatori europei, hanno votato a favore, mentre i popolari spagnoli si sono espressi contro, in seguito alle critiche rivolte alla vicepresidente Teresa Ribera durante le audizioni nelle commissioni parlamentari.
Disponibili sul sito della Commissione, il programma e il discorso della Presidente von der Leyen.