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2024-10-05 00:05

Efficienza edifici: i primi dati per il 2023

QUEL CHE C'È DA SAPERE

Nel 2023, per la prima volta, gli edifici italiani nelle peggiori classi energetiche, F e G, sono scesi sotto il 50% del totale censito. I dati, presentati il 18 settembre in un corso di formazione per giornalisti da Giovanni Addamo, responsabile del Laboratorio Prestazione Energetica degli Edifici, anticipano il Rapporto annuale sulla certificazione energetica degli edifici, che sarà presentato il 10 ottobre da Enea e Comitato Termotecnico Italiano.

Secondo i dati presentati, sebbene sia ancora necessario migliorare la copertura degli attestati energetici sul patrimonio immobiliare (le attestazioni di prestazione energetica, APE, hanno raggiunto i 6,5 milioni di abitazioni, circa il 20% del totale di 32 milioni di abitazioni censite dall'Istat), i miglioramenti delle prestazioni energetiche degli edifici italiani “sono lenti ma costanti”.

Nel dettaglio, nel 2023 la classe energetica G è scesa dal 31,3% al 27,1%, e la F dal 22,8% al 21,2%. Complessivamente, le classi meno virtuose sono scese dal 54,1% al 48,3%. Le classi più efficienti hanno invece mostrato un leggero aumento: la classe D è salita dall'10,6% all'11,3%, la C dal 5,6% al 6,5%, la B dal 3,3% al 4,4%, la A1 dal 2,8% al 3,8%, la A2 dal 2,3% al 3,1%, la A3 dall'1,9% al 2,3% e la A4 dal 4,2% al 5,1%.

Alessandro Fiorini, responsabile Laboratorio Monitoraggio Politiche Energetiche per l'Efficienza Energetica di Enea (che lavora alla redazione del Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica) ha evidenziato che le detrazioni fiscali sono state fondamentali per i risparmi energetici nel settore edilizio, risultando la misura principale per raggiungere gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (Pniec) entro il 2030.