QUEL CHE C'È DA SAPERE
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea serie L del 3 maggio il Regolamento 2024/1252 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 aprile 2024 che istituisce un quadro atto a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche e che modifica i Regolamenti 2013/168, 2018/858, 2018/1724 e 2019/1020 (il cosiddetto “Critical Raw Materials Act”).
Il provvedimento, proposto dalla Commissione a marzo del 2023 e sui cui Parlamento e Consiglio avevano raggiunto un accordo a novembre, è stato adottato definitivamente dal Consiglio a marzo. Il testo individua due elenchi di materie, 34 critiche e 17 strategiche (ritenute cruciali per le transizioni verde e digitale, nonché per l'industria della difesa e aerospaziale) e stabilisce tre parametri di riferimento per il consumo annuale di materie prime nell'UE da raggiungere entro il 2030: 10% da estrazione locale, 40% da lavorare nell'UE e 25% da materiali riciclati.
Il Regolamento, inoltre, stabilisce nuovi termini per le procedure di autorizzazione dei progetti estrattivi (massimo di 27 mesi per il rilascio dei permessi per i progetti di estrazione e di 15 mesi per i progetti di riciclaggio e trattamento), richiede valutazioni del rischio sulle catene di approvvigionamento, consente alla Commissione e agli Stati membri di riconoscere un progetto come strategico e impone agli Stati membri di predisporre piani di esplorazione nazionali in modo da garantire l'accesso della UE alle materie prime critiche e strategiche.
Per quanto riguarda nello specifico il riciclaggio, la Commissione adotterà un atto delegato integrativo entro il 1 gennaio 2027 per definire i parametri di riferimento per la capacità di riciclaggio della Ue espressi in termini di quota delle materie prime strategiche disponibili nei pertinenti flussi di rifiuti.
Il Regolamento entrerà in vigore il 23 maggio.