QUEL CHE C'È DA SAPERE
Il 10 aprile il Parlamento europeo ha adottato il primo Regolamento UE per ridurre le emissioni di metano dal settore energetico, con 530 voti a favore, 63 contrari e 28 astensioni.
Il Regolamento, proposto dalla Commissione a dicembre 2021 e su cui Parlamento e Consiglio avevano raggiunto un accordo politico provvisorio a novembre 2023, introduce nuovi requisiti per la misurazione, la comunicazione e la verifica delle emissioni di metano nei settori del petrolio, del gas e del carbone.
Nei settori del petrolio e del gas, i gestori non solo dovranno rilevare e misurare le emissioni di metano ma anche assicurarsi di fermarle tramite riparazione o sostituzione dei componenti che presentano fuoriuscite al di sopra di determinati livelli. Le pratiche di venting e flaring saranno vietate, tranne in circostanze eccezionali. Per quanto riguarda il settore del carbone, gli Stati membri dovranno misurare e comunicare costantemente le emissioni di metano prodotte dalle miniere sotterranee in esercizio e dalle miniere a cielo aperto.
Infine, il Regolamento richiede una maggiore trasparenza sulle emissioni di metano delle importazioni di petrolio, gas e carbone che dovranno essere tracciate anche tramite l’utilizzo di strumenti di monitoraggio globali. Il regolamento prevede, dal gennaio 2027, che possano essere conclusi nuovi contratti di importazione di petrolio, gas e carbone solamente se gli esportatori applicano gli stessi obblighi di monitoraggio, comunicazione e verifica dei produttori dell'UE.
Il Regolamento dovrà ora essere adottato anche dal Consiglio, prima di essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'UE ed entrare in vigore 20 giorni dopo.