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2024-10-07 00:47

Uno studio Ispra-Unem sui siti contaminati

QUEL CHE C'È DA SAPERE

È stato pubblicato sul numero 30/2024 della collana “Quaderni” dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) lo studio “Applicazione di diversi sistemi di campionamento passivo per il monitoraggio dei gas interstiziali nei siti contaminati”, realizzato nell’ambito dell’accordo di collaborazione tra Ispra e l’Unione Energie per la Mobilità (Unem), siglato nell’ottobre 2020 per la promozione della sostenibilità ambientale e dell’innovazione tecnologica nelle attività di bonifica e di riqualificazione ambientale.

Lo studio descrive i risultati di cinque sperimentazioni di campo congiunte tra ISPRA, ARPAV (agenzia per la protezione ambientale del Veneto), ARPAE (Emilia-Romana), Eni R&D, Eni Rewind e Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” sull’applicazione di diversi metodi di campionamento attivo e passivo dei gas interstiziali al fine di valutarne le prestazioni. Le sperimentazioni sono state condotte in due aree dei siti industriali di Porto Marghera e Ferrara caratterizzate dalla presenza di BTEX (acronimo di benzene, toluene, etilbenzene e xilene, composti organici volatili che si trovano nei prodotti derivati dal petrolio) e solventi clorurati nel sottosuolo.

Tali sperimentazioni hanno messo a confronto e evidenziato l’utilità di diversi metodi di campionamento ai fini di una migliore definizione delle sorgenti di contaminazione e dell’individuazione delle possibili soluzioni ai fini di una più efficace attività di bonifica dei siti interessati.