QUEL CHE C'È DA SAPERE
È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 7 febbraio la Legge n° 11 del 2 febbraio 2024, che converte il Decreto Energia (DL n.181 del 9 dicembre 2023) come modificato dal passaggio parlamentare. Il provvedimento contiene misure per la sicurezza energetica e la decarbonizzazione, azioni per lo sviluppo di filiere delle rinnovabili e interventi per un passaggio informato e senza criticità tecniche alla maggior tutela per i clienti del mercato elettrico. Il testo, si legge in una nota del MASE, accelera anche la ricostruzione nelle aree oggetto delle più recenti alluvioni e nel sisma del marzo scorso in Umbria, oltre a intervenire su alcune questioni territoriali, quali la possibilità di autocandidature per ospitare il Deposito Unico dei rifiuti radioattivi e il rafforzamento dei poteri al Commissario per la Depurazione.
Le misure principali previste, per titoli, sono: semplificazioni per gli energivori che installano rinnovabili per autoconsumo, modifiche sui prezzi della gas release, proroga delle concessioni geotermiche, incentivi per le Regioni che ospitano impianti rinnovabili, semplificazioni in materia di procedimenti di valutazione di impatto ambientale, disposizioni per la promozione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, modifiche sugli incentivi agli impianti a biomasse, a biometano e a bioliquidi, semplificazioni sui condensatori ad aria, disposizioni in materia di stoccaggio geologico di CO2, misure per lo sviluppo della filiera relativa agli impianti eolici galleggianti in mare, istituzione di un portare digitale Terna con le informazioni su interventi di sviluppo della rete e richieste di connessione per gli impianti, semplificazioni per reti e impianti rinnovabili, norme per lo sviluppo di progetti di teleriscaldamento e teleraffrescamento, via libera alle autocandidature per il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, introduzione di un registro delle tecnologie per il fotovoltaico redatto da Enea, rifinanziamento del Fondo italiano per il clima, modifiche sulla fine tutela, nomina del presidente della Regione Siciliana a commissario straordinario per i termovalorizzatori in Sicilia, misure in materia di ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione, superamento del Pun e abbandono della riforma degli oneri di sistema.