QUEL CHE C'È DA SAPERE
La Commissione europea ha avviato il 26 gennaio, fino al 23 febbraio, una consultazione pubblica per fornire osservazioni riguardo alla designazione di zone di accelerazione per le energie rinnovabili che, in base a quanto stabilito dalla Direttiva 2023/2412 (RED III) sulle energie rinnovabili, gli Stati Membri sono chiamati a fare entro il 21 febbraio 2026. Gli esiti della consultazione contribuiranno agli orientamenti che la Commissione dovrà pubblicare entro aprile di quest’anno.
Le aree di accelerazione, come stabilito dalla Direttiva REDIII, sono zone in cui le procedure autorizzative dovranno essere più rapide, con un periodo massimo di 12 mesi e includono siti industriali, parcheggi, aziende agricole, siti di smaltimento dei rifiuti e aree degradate non adatte all'agricoltura.
Gli orientamenti pratici a livello dell'UE su come procedere per designare correttamente queste zone ai sensi della Direttiva, sono necessari, si legge nell’invito alla consultazione, per “aiutare in particolare gli Stati membri con minore esperienza nella diffusione delle energie rinnovabili, nella valutazione dei possibili impatti ambientali correlati e/o nell'utilizzo di strumenti digitali e di mappatura.”.
Si prevede, scrive ancora la Commissione, che gli orientamenti si concentreranno su temi quali:
- impatti ambientali dei progetti eolici e solari onshore e offshore e panoramica delle aree in cui tali impatti sono più significativi, tenendo conto anche degli effetti cumulativi;
- strumenti disponibili per individuare i siti in cui gli impatti ambientali dei progetti eolici e solari sarebbero minori e buone pratiche d'uso di tali strumenti;
- aspetti non ambientali pertinenti per la designazione, quali considerazioni più ampie di pianificazione territoriale, norme sull'uso del suolo, coinvolgimento dei portatori di interessi e partecipazione pubblica;
- altri possibili strumenti e buone pratiche che potrebbero facilitare una designazione efficace, rapida e coerente delle zone di accelerazione per le energie rinnovabili in tutta l'UE.