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2025-01-22 12:42

Pompe di calore: avviata la seconda fase di consultazione UE

QUEL CHE C'È DA SAPERE

La Commissione europea ha avviato il 7 giugno, fino al 30 agosto, la seconda fase della consultazione pubblica sul Piano d’azione per l’accelerazione della diffusione nell’UE delle pompe di calore.

L'uso di pompe di calore efficienti negli edifici nell'industria e nelle reti termiche locali, spiega la Commissione, è fondamentale per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e conseguire gli obiettivi del Green Deal e di REPowerEU.

L'iniziativa è intesa ad elaborare un piano d'azione contenente misure specifiche per affrontare i principali ostacoli e rafforzare i fattori di attrazione ai fini di una più rapida diffusione delle pompe di calore. A tale scopo il piano d'azione si fonderà sui seguenti aspetti:

  • una partnership tra la Commissione, i paesi dell'UE e il settore industriale, gli istituti finanziari e gli enti di formazione lungo tutta la catena del valore, anche in materia di ricerca e innovazione, aumento della produzione, creazione delle giuste condizioni a livello nazionale e aspetti trasversali di normazione e interoperabilità per garantire un'ampia diffusione delle pompe di calore senza compromettere la stabilità della rete elettrica;
  • la comunicazione a tutti i gruppi d'interesse e un'alleanza sulle competenze per ampliare la sensibilizzazione sulle pompe di calore e per promuoverne la diffusione, fornendo ai consumatori, alle imprese e alle piccole industrie un facile accesso alle informazioni sulle soluzioni attualmente disponibili e sulla compatibilità dei loro edifici, impianti industriali e reti con questa tecnologia;
  • un impianto normativo aggiornato che dia un segnale politico sufficientemente forte per il mercato delle pompe di calore, anche eliminando gradualmente le caldaie individuali entro il 2029 e che comprenda, in particolare, la rifusione della legislazione in materia di progettazione ecocompatibile ed etichettatura energetica;
  • l’accessibilità ai finanziamenti, agevolata attraverso l’individuazione delle possibilità di finanziamento nell'ambito di strategie di riscaldamento e raffrescamento a livello locale e regionale, specialmente per le persone meno abbienti, ad esempio le persone in condizioni di povertà energetica